Trasporto pubblico locale, venerdì bus e treni fermi
Lavoratori in sciopero per il rinnovo del contratto nazionale
Ad un mese e mezzo dal precedente sciopero dopodomani, venerdì 26 marzo, i lavoratori e le lavoratrici del trasporto pubblico tornano a protestare per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto alla fine del 2017. Anche in Trentino autobus e treni locali si fermeranno per l’intera giornata. La mobilitazione è indetta unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Faisa a fronte dell’inaccettabile indifferenza con cui le parti datoriali ANAV,ASSTRA AGENS stanno gestendo la trattativa.
“I lavoratori di questo comparto non si sono mai fermati durante l’emergenza sanitaria – fanno notare le segreterie provinciali –. Il rinnovo del contratto nazionale non è solo l’indispensabile strumento per adeguare le condizioni normative e retributive degli addetti, ma è anche il primo tassello fondamentale per avviare una vera riforma del settore. Dopo la pandemia ci sarà bisogno di più trasporto pubblico”:
La riforma dovrà prevedere interventi per il riordino delle norme di regolamentazione del settore, rivedere il meccanismo di distribuzione delle risorse ad oggi destinate a regioni ed enti locali, incentivare la transizione tecnologica attraverso anche il rinnovamento del parco mezzi, intervenire per promuovere un nuovo sistema industriale che favorisca le aggregazioni delle imprese. Inoltre, una seria riforma del settore non può prescindere dall’erogazione di maggiori risorse da destinare al Fondo nazionale per i trasporti. Non esistono riforme o servizi migliori che si possano fornire a costo zero.
Per quanto riguarda l’organizzazione della protesta di venerdì 26 marzo verranno garantite le fasce di garanzia tra le 5.30 e le 8.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Il personale degli impianti fissi, impiegati e Officina scioperano per l’intera giornata.
Trento, 24 marzo 2021