18 marzo. Cgil Cisl Uil: “Ricordare le vittime del Covid perché non accada più”
Secondo l’Istat il Trentino ha registrato un eccesso di mortalità nel 2020 secondo solo alla Lombardia. “Si potenzi davvero la sanità territoriale, a partire dall’assistenza domiciliare e dalla medicina di base”
“La Giornata del 18 marzo deve essere un momento largo e partecipato di commemorazione di tutti coloro che hanno pagato il prezzo più drammatico alla pandemia di Covid-19, senza perdere di vista il fatto che l’emergenza sanitaria non è ancora finita come testimoniano gli ultimi dati sui ricoveri ospedalieri.
La comunità intera deve stringersi in un forte abbraccio verso le famiglie delle centinaia di vittime del Covid ma anche di tutti coloro che sono deceduti o hanno subito conseguenze per la propria salute nel corso del 2020 in conseguenza del rallentamento delle attività sanitarie a causa della forte pressione sul sistema ospedaliero sia nella prima ondata in primavera, sia nella seconda ondata dell’autunno. Ricordiamo infatti che il Trentino, per l’Istat, registra un drammatico record di eccesso di mortalità rispetto alla media degli anni precedenti, secondo solo a quello registrato in Lombardia.
Anche per questo la giornata di commemorazione non può ridursi ad un evento simbolico, ma deve diventare un momento di svolta sulle politiche per la salute nella quale le istituzioni dell’Autonomia si assumono impegni concreti al rafforzamento della sanità territoriale, a partire dal potenziamento delle attività di prevenzione e promozione della salute, dell’assistenza domiciliare, dell’integrazione socio-sanitaria e della medicina di base. Solo così potremo evitare una volta per tutte che nuove epidemie o nuove emergenze sanitarie ci trovino di nuovo impreparati.”
Trento, 17 marzo 2021