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Lavoratori stagionali. Sia il presidente Fugatti a gestire la partita

Cgil Cisl Uil: inammissibile l’immobilismo degli assessori competenti. I provvedimenti di sostegno al reddito non sono più rinviabili

Sulle misure di sostegno al reddito ai lavoratori stagionali rimasti senza occupazione non ci siamo. Gli assessori al Lavoro e al Turismo sono rimasti sostanzialmente immobili di fronte a questa emergenza che in Trentino coinvolge 15mila addetti, dimostrandosi inadeguati a gestire questa drammatica situazione. I provvedimenti per sostenere questi addetti e le loro famiglie, però, non sono più rinviabili. Ormai anche le Comunità di Valle (come quella di Fiemme), di fronte all’assenza e all’immobilismo di Piazza Dante, varano provvedimenti che prevedono contributi straordinari calibrati per queste maestranze”. Dopo mesi di richieste e sollecitazioni Cgil Cisl Uil denunciano una situazione al limite del paradosso, con assessori che ostinatamente ignorano la situazione di grave difficoltà di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie. “E’ ora e tempo che anche il presidente Fugatti ne prenda atto e revochi le deleghe ai due assessori gestendo in maniera diretta la partita delle misure straordinarie di sostegno al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori stagionali. In caso contrario destini ad altri questi incarichi”.
I segretari Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti puntano il dito anche con la totale assenza di ogni confronto con le organizzazioni sindacali. “La latitanza dell'assessore Achille Spinelli, il suo ormai insopportabile atteggiamento di "rimbalzo" rispetto alle organizzazioni sindacali e di sottovalutazione rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro, non consentono di continuare un dialogo costruttivo con al centro lo sviluppo futuro produttivo del Trentino”.
E non risparmiano critiche nemmeno all’assessore Failoni che in questi mesi si è speso con ogni energia per assicurare la partenza della stagione invernale, mai curandosi però di chi accanto alle imprese paga le conseguenze di questo mancato avvio. “Al di là della puntuale comunicazione sui suoi canali social l’assessore non ha inciso su nulla, evidentemente impegnato in una sfida più grande di lui”.
Infine Cgil Cisl e Uil stigmatizzano la totale assenza di regia rispetto ad una qualsivoglia riforma istituzionale, per cui gli unici provvedimenti anche sul lavoro vengono lasciati alle iniziative spot delle singole Comunità di Valle. “E’ chiaro che qualche intervento è meglio che niente, ma in questo modo si rischia di creare cittadini di serie A e di serie B anche fra le diverse valli e comunità periferiche trentine, mentre le misure di sostegno al reddito vanno gestite a livello centrale nella logica della massima inclusione possibile”, concludono.

 

Trento, 23 febbraio 2021

 

 

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