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Covid 19. Servono dati aggiornati e trasparenti sulla diffusione dell’epidemia nelle scuole

Il sindacato scrive agli assessori Bisesti e Segnana: per valutare e garantire la sicurezza degli ambienti scolastici bisogna rendere accessibili le informazioni

La funzionalità del sistema, in questa difficile situazione in cui sono messi a dura prova la professionalità del personale e il rapporto con i bambini, gli studenti e le famiglie, passi attraverso la disponibilità dei dati relativi ai contagi delle singole scuole e dei singoli istituti, che consentirebbe una gestione razionale, calibrata e trasparente dell’attività educativa su tutto il territorio provinciale”. Lo scrivono il segretario generale della Cgil del Trentino, Andrea Grosselli, e la segretaria provinciale della Flc, Cinzia Mazzacca, in una lettera inviata questa mattina agli assessori all’Istruzione, Mirko Bisesti, e alla Salute, Stefania Segnana.

L’obiettivo condiviso da tutti deve essere quello di garantire aule aperte e didattica in presenza in piena sicurezza. Un fine difficile da concretizzare se non si rendono accessibili e disponibili tutte le informazioni relative alla diffusione del contagio tra studenti, insegnanti e personale scolastico e non si attiva in monitoraggio costante della situazione epidemiologica. “L’appello alla conoscenza di dati certi e consultabili viene anche da importanti esponenti della comunità scientifica, secondo i quali l’opportunità di salvaguardare l’equilibrio tra il diritto alla salute pubblica e il diritto all’educazione e all’istruzione per tutti non può che fondarsi sull’analisi di dati certificati. Privati di questi ultimi, e basandosi solo su casistiche empiriche e parziali, ci dicono gli scienziati, non è possibile alcun giudizio di merito sulla reale sicurezza in ambiente educativo e scolastico”.

Dunque la richiesta agli assessori provinciali affinché “vengano messe in campo tutte le azioni necessarie per avere dati attendibili. In più, è necessario verificare e fornire indicazioni sulle attuali disposizioni in tema di distanziamento personale che sono alla base dei protocolli di settore, alla luce delle varianti del virus che si stanno sviluppando. Solo con informazione e consapevolezza si eleva il livello della necessaria condivisione delle scelte che man mano vengono assunte”.

 

Trento, 26 gennaio 2021

 

 

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