Scuola. Percorso prioritario per vaccinare il personale
Mazzacca (Flc): nessun obbligo, ma dalla Provincia un’apertura importante per gli insegnanti. Con la scuola dell’infanzia si potrebbe partire a marzo. Nessuna risposta sullo screening
Un percorso prioritario per dare la possibilità al personale scolastico che lo vuole di essere vaccinato. Perché vaccinare prima la scuola dà garanzie per tenerla aperta per tutti con maggiore sicurezza, senza correre il rischio di nuove chiusure legate all’andamento dei contagi. E’ questo uno dei temi posti oggi da Flc Cgil del Trentino durante l’incontro tra i sindacati e i vertici dei Dipartimenti Istruzione e Prevenzione sanitaria. Erano presenti i dirigenti Roberto Ceccato e Antonio Ferro. Accanto al tema vaccino Covid 19 il sindacato di Via Muredei ha posto ancora una volta la questione della sorveglianza sanitaria all’interno delle aule e soprattutto screening per tutto il personale della scuola. “Anche sulla base della scelta adottata dal Comune di Trento per i nidi e che potrebbe essere replicata anche dal Comune di Rovereto, ma anche delle misure adottate in Alto Adige insistiamo con la Provincia perché si organizzino dei monitoraggi con tamponi per la scuola – ha insistito la segretaria provinciale Cinzia Mazzacca -. Anche oggi abbiamo ricevuto una sostanziale chiusura su questo tema, anche se si è aperto qualche spiraglio nel momento in cui saranno disponibili i test salivari”.
Più aperta la posizione di Piazza Dante sul tema vaccino: i dirigenti provinciali non hanno escluso che nel momento in cui sarà completata la vaccinazione sugli over 80 e 70 si possa individuare un canale prioritario per il personale scolastico, cominciando dal personale delle scuole dell’Infanzia. La campagna vaccinale per questo personale potrebbe partire già a marzo. Priorità è stata assicurata anche per tutti i lavoratori fragili. Non si arriverà comunque a nessun obbligo.
“E’ un’apertura significativa a cui auspichiamo seguano fatti. Per noi la scuola deve essere aperta e in presenza, ma questo va fatto garantendo massima sicurezza possibile a studenti e personale – ha proseguito Mazzacca -. Per questa ragione vaccinare con priorità insegnanti, educatori e personale scolastico che sarà disponibile è un passo avanti importante”.
Il sindacato, inoltre, è tornato sul tema dell’adeguamento dei protocolli, chiedendo che le misure ad oggi previste siano aggiornate alla luce della situazione epidemiologica attuale. A cominciare dall’adozione per tutti gli insegnanti delle mascherine Fpp2.
Durante la riunione sono stati forniti anche i dati aggiornati sulle classi in isolamento a seguito del riscontro di casi positivi dopo la riapertura del 7 gennaio e il ritorno in presenza del 50 % degli studenti delle superiori: le classi isolate sono 9 in tutto e oggi sono in via di valutazione una ventina di nuove segnalazioni. La Provincia ha dunque chiarito che i dati confermerebbero che la scuola non è luogo di contagio.
Dall'inizio delle lezioni ad oggi i casi di positività rilevati tra gli studenti sono stati 202 nei nidi dell’infanzia, 368 nella scuola dell’infanzia, 902 nella primaria, 875 nelle medie e oltre 1700 alle superiori. Per un totale di circa 4.000 studenti positivi. Sulla questione dei dati FLC è tornata a chiedere la pubblicazione degli stessi. Ad oggi infatti i dati sono stati forniti durante gli incontri con l'Amministrazione, ma non sono mai stati pubblicati. Inoltre anche quelli forniti sono parziali perché non comprendono il personale della scuola dell'infanzia equiparata e i precari. Il dott. Ferro ha preso l'impegno formale di fornire un report completo sulla scuola nel giro di una settimana.
Anche alla luce dei dati e per mantenere sotto controllo l’andamento dei contagi Flc ha sottolineato ancora la necessità di attivare un percorso preferenziale per i casi Covid da accertare all'interno della comunità scolastica e di mettere in campo un sistema di tracciamento coordinato con un referente sanitario per ogni scuola.
Trento, 12 gennaio 2021