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Crisi Covid. La recessione si supera spingendo la ripresa economica, non solo coi ristori

Cgil Cisl Uil: “Il calo del fatturato delle imprese era previsti ed è coerente con il crollo del Pil provinciale. Bisogna investire oggi sulle priorità utile alla crescita e all’occupazione”

L’importante perdita di fatturato delle imprese trentine registrata dalla Camera di Commercio, purtroppo era ampiamente previsto ed è la diretta conseguenza dell’emergenza sanitaria ancora in atto e che era stato anticipato dalle stime del Pil provinciale per l’anno in corso. La Provincia stessa aveva previsto un ridimensionamento fino a dodici punti percentuali della ricchezza prodotta nel 2020 rispetto all’anno scorso. Quindi queste cifre, seppur impattanti, non stupiscono. L’errore adesso però sarebbe miope concentrarsi sulla constatazione del presente, senza guardare al prossimo futuro”. Commentano così i segretari generali di Cgil Cisl Uil gli ultimi dati sulla congiuntura economica elaborati da Via Calepina. E avvertono: “Il Presidente Bort - avvertono i sindacati - ha disegnato un quadro tanto allarmante quanto reale. Proprio per questo riteniamo che l’obiettivo prioritario delle istituzioni trentine e delle parti economico e sociali deve essere la ripresa economica. Se non si creano i presupposti per far ripartire l’economia rischiamo di allungare la durata della crisi, con conseguenze pesantissime in termini di riduzione della capacità di produrre ricchezza e creare occupazione. Non si confondano quindi le priorità, scambiando la crescita economica post crisi con i ristori che pure servono a tamponare gli effetti della recessione”.
Cgil Cisl Uil, dunque, riconoscono l’opportunità di continuare a sostenere la liquidità delle aziende con gli interventi a fondo perduto, ma soprattutto con l’accesso al credito agevolato. Allo stesso tempo vanno previsti tutti gli ammortizzatori sociali necessari per sostenere il reddito dei lavoratori. “Non ci si limiti a questo, però”, avvertono i sindacati che chiedono di spostare il focus sugli interventi per la ripresa economica. “La vera scommessa è fare ripartire gli investimenti delle imprese, in particolare quelli legati alla trasformazione digitale perché su questo ambito si misurerà la competitività del sistema trentino non nei prossimi anni, ma nei prossimi mesi”.
Va dato ossigeno alle imprese e al mercato del lavoro anche innovando la domanda pubblica di beni e servizi, che in Trentino rappresenta un asset fondamentale per l’economia. Infine il capitolo degli investimenti pubblici. “La Provincia, già da questo bilancio, punti lo sguardo verso investimenti che facciano da volano alla ripresa. Per farlo bisogna abbandonare la logica dell’immediato e adottare una prospettiva almeno di medio termine. Fino ad adesso abbiamo constatato una preoccupante assenza di programmi. Ci auguriamo maturi a brevissimo un cambio di rotta, pena sprecare le occasioni di ripartenza e le risorse europee che arriveranno già dalla prossima primavera”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

Trento, 4 dicembre 2020

 

 

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