Fersina: Ruscitti ha tradito i lavoratori
Sulla Residenza totale libertà alle cooperative. 9 resteranno disoccupati
«Nelle procedure di svuotamento della Residenza Fersina, la Provincia aveva garantito l’applicazione della clausola sociale per non lasciare senza lavoro i dipendenti della Croce rossa. Oggi la Provincia dice che la clausola (normata dall’articolo 32, comma 2 della LP. 2/2016) non vale più: le cooperative subentranti potranno assumere a loro piacimento, considerando i curricula dei 13 lavoratori. Ma ne assumeranno solo 4». Luigi Diaspro della Fp Cgil e Giuseppe Pallanch della Cisl Fp tuonano contro il dirigente provinciale Ruscitti: «Che fa appello al buonsenso delle cooperative, dicendo che la clausola qui non si applica. Ebbene: noi parliamo di contratti e leggi, non di buonsenso. Se la norma da lui stesso citata non è più quella di riferimento, ci dica ora su quale norma si basa. Altrimenti siamo al libero mercato, che svincola da ogni dovere cooperative e associazioni le quali, peraltro, avrebbero nei loro statuti la tutela delle persone».
Il 30 ottobre il Dipartimento salute e politiche sociali comunica lo svuotamento progressivo della Residenza Fersina e fornisce indicazioni operative “per l’attivazione delle clausole sociali”. Dopo un mese, e con le “eccezioni” avanzate dagli enti subentranti, venerdì 4 dicembre il dirigente Ruscitti comunica che il richiamo alla clausola sociale non è vincolante: a suo giudizio, aveva solo lo scopo “nobile” di tutelare i dipendenti.
«La Provincia argomenta che la modalità di cambio appalto atipica non rientra nell’applicazione letterale della legge. Ma se di cambio appalto si tratta – vengono erogati gli stessi servizi alla stessa utenza – va applicata con rigore la relativa disciplina. Altrimenti ci si dica a quale disciplina si fa riferimento. Fa anche amaramente sorridere che le cooperative subentranti abbiamo chiesto a Croce Rossa “con urgenza l’invio dei curricula vitae dei Vostri dipendenti in uscita”: quei dati sono già stati loro trasmessi da tempo, in ossequio a quanto stabilito dal committente.
Segnaliamo anche che, secondo i “suggerimenti operativi” della Provincia, non è possibile neppure pretendere l’individuazione di criteri oggettivi per il “riassorbimento” del personale: dunque totale anarchia. Peraltro, Atas e Centro Astalli hanno già dichiarato che le eventuali assunzioni saranno discrezionali».
Fp Cgil e Cisl Fp chiedono l’immediata interruzione delle procedure e una convocazione per trovare soluzioni rispettose dei sindacati e per salvaguardare i posti di lavoro. La richiesta è stata inviata al presidente Fugatti, al Dipartimento salute e politiche sociali, ad Astalli, Atas, Cooperativa Arcobaleno, Cla, Cooperativa Punto d’approdo e, per conoscenza, alla Croce rossa.