Federcoop non può giocare sulle ambiguità
Diaspro: «Sulla Residenza Fersina intervenga la Provincia»
Ieri la Fp Cgil del Trentino ha inviato, insieme a Fisascat e Cisl Fp, una formale diffida ad adempiere agli obblighi disposti dal Dipartimento salute della Provincia, in tema di clausole sociali nelle procedure di svuotamento progressivo della residenza Fersina. È infatti a rischio il futuro di 13 lavoratori che, sulle promesse dell’ente pubblico, aveva riposto le proprie speranze di occupazione.
Spiega il segretario generale Luigi Diaspro: «È un punto fondamentale sia per la tutela dei lavoratori coinvolti, sia per il rispetto di precisi obblighi che la pubblica amministrazione pone in capo ai soggetti erogatori dei servizi pubblici. Va reso manifesto l’atteggiamento della Federcoop che – in relazione ai valori costituenti del sistema della cooperazione trentina fondati su principi mutualistici, solidali e sull’etica dei comportamenti – intende sostenere, in buona sostanza, il disimpegno delle proprie assistite dall’obbligo di assorbire tutti e 13 i lavoratori coinvolti nel passaggio da Croce rossa alle Cooperative e Associazioni interessate, invocando come motivazione la presenza di esuberi dei propri dipendenti. La motivazione è di per sé troppo generica, ma la cosa è tanto più grave visto che questa argomentazione viene tirata in ballo, stranamente, solo in questa fase finale della procedura di passaggio.
Se la Cooperazione ha le sue responsabilità, altrettante ne ha il Dipartimento salute della Provincia, che deve far sentire alta e chiara la propria voce: in più occasioni la Fp Cgil - ben prima della procedura in corso – ha chiesto rassicurazioni sul personale in servizio alla residenza Fersina che andava progressivamente dismessa. In quelle occasioni abbiamo ottenuto precisi impegni sulla ricollocazione di tutti perché, ci è stato detto: “nessuno perderà il lavoro”. Ebbene questo è il momento perché alle promesse seguano i fatti».