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San Camillo: «Negati gli arretrati Fugatti e Segnana intervengano»

L'appello di Cgil, Cisl e Uil

San Camillo: «Negati gli arretrati Fugatti e Segnana intervengano»

Le segreterie provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl intervengono a difesa dei lavoratori dell’Ospedale San Camillo. Hanno infatti appreso, tramite una lettera del 29 ottobre scorso, della non applicazione degli arretrati previsti dopo la firma del Contratto collettivo Aris – Aiop 2016/2018. Nel testo si legge: «Tenuto conto del contesto di notevole complessità derivante dall’attuale fase emergenziale con le seguenti gravi criticità anche in ordine ai flussi di cassa, non sussistono allo stato le condizioni di sostenibilità finanziarie per procedere anche all’erogazione degli arretrati e dell’una tantum previsto dal suindicato Ccnl 2016/2018».

Le tre sigle che tutelano il lavoratori della sanità pubblica e privata si sono immediatamente attivate per inviare una missiva al direttore amministrativo dell’Ospedale San Camillo, al Presidente della Provincia Fugatti e all’assessora alla salute e politiche sociali Stefania Segnana. Hanno espresso con forza la loro assoluta contrarietà nel non predisporre quanto dovuto ai lavoratori di questa struttura, dopo l’avvenuta firma del contratto comprensivo dell’una tantum.

«Ci domandiamo – spiegano i sindacati - come mai un istituto religioso come il San Camillo di Trento abbia preso unilateralmente una decisione che, ancora una volta, discrimina questi lavoratori che da 14 anni attendevano l’applicazione del contratto».

I sindacati concludono invitando il Presidente della Provincia e l’assessore alla salute e politiche sociali a intervenire in merito all’ingiusta decisione presa a discapito dei lavoratori. «Se ciò non dovesse avvenire, ci riserviamo di adottare tutte le azioni previste dalla legge».

 

 

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