Grande prova di dignità dei lavoratori Sicor. Al referendum le tute blu votano no
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“Oggi, nonostante la votazione sia avvenuta sotto il doppio ricatto occupazionale e salariale, nonostante cioè l'azienda abbia minacciato licenziamenti e di uscire persino dal contratto nazionale dei metalmeccanici, i lavoratori della Sicor hanno votato per difendere un sacrosanto principio: non si abbassano gli stipendi in un'azienda sana”. E’ questo il primo commento della segretaria provinciale della Fiom, Manuela Terragnolo sull’esito del referendum che si è svolto tra ieri e oggi in fabbrica. Lavoratrici e lavoratori sono stati consultati dai sindacati sulla linea da tenere nel confronto con l'azienda.
Per Fiom il risultato del voto è anche il frutto della solidarietà che le tute blu hanno sentito sorgere attorno a loro, da parte dell'intera comunità provinciale, comprese in ultimo le risoluzioni approvate dal Consiglio provinciale.
“E' stata una grande prova di dignità e di coraggio”.
Il messaggio dei lavoratori è chiaro; ora è tempo di riprendere un confronto costruttivo con i vertici Sicor.