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‘Ndrangheta. Partecipazione democratica ed economia trentina a rischio

Cgil Cisl Uil: quadro sconcertante. Serve il massimo impegno nel contrasto di questi fenomeni. Questa volta non si sottovalutino gli effetti di questi fenomeni

I risultati dell’indagine condotta dalla Procura di Trento sul radicamento di interessi e affari economici riconducibili all’ndrangheta nel comparto del porfido delinea un quadro sconcertante e molto pericoloso. Serve il massimo impegno da parte delle forze dell’ordine, ma anche delle istituzioni e della comunità per circoscrivere ed eliminare questi fenomeni che mettono a rischio l’economia trentina, ma che impongono anche una pesante ipoteca sui meccanismi di rappresentanza democratica nella nostra comunità”. Lo dicono i tre segretari provinciali di Cgil Cisl Uil apprendendo l’esito delle indagini della Procura di Trento in coordinamento con la Procura di Reggio Calabria. “In questa situazione è difficile sostenere che il Trentino sia immune dai traffici illeciti: dall’indagine emerge un’organizzazione radicata e strutturata sul territorio. La preoccupazione a questo punto è che fenomeni di questo tipo possano allargarsi ulteriormente trovando terreno fertile anche nelle condizioni di difficoltà in cui versano diverse imprese a causa della crisi Questa volta non è possibile minimizzare. Non vanno sottovalutati questi fenomeni, come sembrava rischiassero di fare alcune dichiarazioni dell’ex procuratore Dragone nel suo ruolo di componente del gruppo di lavoro provinciale sulla sicurezza, a fine 2018 presentando un rapporto su legalità e sicurezza”.
Cgil Cisl Uil ringraziano infine la Procura e le forze dell’ordine per il lavoro svolto e chiedono che sia valorizzato fino in fondo il protocollo a tutela dell'economia legale firmato ad inizio luglio da Provincia, Guardia di Finanza, Procura della Repubblica e dalle parti sociali ed economiche trentine per evitare che altri fenomeni di infiltrazione abbiano a ripetersi nelle delicate condizioni in cui versa il nostro sistema economico e produttivo a causa della pandemia.


Trento, 15 ottobre 2020

 

 

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