Scelta frutto di un percorso politico del sindacato per rafforzare l’appartenenza e la partecipazione alla comunità locale

Il logo della Cgil del Trentino non fa alcun uso improprio dello stemma della Provincia Autonoma di Trento. L’aquila riportata all’interno del quadrato rosso, infatti, non è quella che rappresenta la Pat, così come descritta nel Decreto del Presidente della Repubblica 4 gennaio 1988 e peraltro per stessa ammissione di Piazza Dante che nella lettera inviata alla nostra organizzazione parla di “presenza parziale”. E’ per questa ragione che la richiesta arrivata nei giorni scorsi da uffici provinciali stupisce e suscita non poche perplessità. Non si comprende come mai, a ben 26 anni di distanza dalla data in cui la Conferenza di organizzazione della Cgil del Trentino decise di modificare il proprio logo inserendo all’interno l’aquila di San Vencesclao, la Provincia chieda chiarimenti. Richiesta legittima, ma intempestiva e comunque inopportuna in un momento in cui la priorità, soprattutto delle istituzioni, dovrebbe essere la gestione dell’emergenza sanitaria più che quella di passare in rassegna i loghi di tutte le organizzazioni e associazioni trentine per individuare chi è colpevole di uso improprio dello stemma ufficiale.

La richiesta avanzata da Piazza Dante mette in dubbio la correttezza e l’onorabilità della Cgil del Trentino che ha già dato mandato al proprio legare di tutelare la nostra organizzazione. Sulla base degli approfondimenti giuridici la richiesta della Provincia risulta illegittima, infondata e pretestuosa in quanto “lo stemma apposto sull’immagine di Cgil del Trentino non è certo quello della Provincia Autonoma: anche graficamente manca la grande corona e gli stessi contorni e colori dell’Aquila sono diversi. L’Aquila raffigurata sull’immagine di Cgil del Trentino non riproduce e non vuole riprodurre di certo lo stemma della Provincia Autonoma di Trento, ma si tratta dell’Aquila di S. Venceslao il simbolo più antico dell’unità territoriale e dell’autonomia del Trentino, che risale al 1337”. Quell’aquila simboleggia la vocazione autonoma del nostro territorio e non è un caso se è riportata anche in altri stemmi come quello del Comune di Trento e della Arcidiocesi trentina.

Ed è proprio il riconoscersi nella vocazione autonoma che contraddistingue la nostra comunità che trova origine la decisione del nostro sindacato di adottare questo simbolo nel proprio logo. Una scelta politica che ribadisce l’appartenenza territoriale del sindacato trentino alla propria comunità e l’impegno a coinvolgere il mondo del lavoro per contribuire alla sua crescita. Una scelta che ha condotto alla creazione del sindacato interregionale insieme a Bolzano e Innsbruck. Un percorso che Piazza Dante dimostra di ignorare o, peggio, di non rispettare.

Trento, 15 ottobre 2020