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Assenze per Covid. Come comportarsi

Le risposte dell'Uopsal a dubbi e domande su quarantena e assenze

Di seguito le risposte dell'Uopsal alle faq elaborate della Cgil.





  1. Caso di persone che sono state ricoverate per covid, sono rientrate al proprio domicilio ma a distanza di mesi riscontrano condizioni polmonari non migliorate, anzi... si prospettano danni permanenti ... Se le cose rimangono tali sarà possibile ottenere un'invalidità da covid ?

  • Qualora la malattia portasse a esiti polmonari permanenti che ne dovessero compromettere la funzionalità respiratoria, è possibile inoltrare richiesta di invalidità civile presso l’U.O. di medicina legale della APSS, previa valutazione di un sanitario se la patologia da sola o in concomitanza con patologie pregresse o coesistenti, raggiunga almeno il grado minimo di indennizzabilità (33%)

  • Qualora invece l’infezione da Sars-Cov-2 sia stata riconosciuta come di origine professionale da parte dell’INAIL, sarà in carico all’Istituto Assicuratore stimare e indennizzare l’eventuale danno permanente (danno biologico) al momento della definizione del caso o successivamente alla chiusura dell’infortunio, su istanza del lavoratore.

     

2. Il periodo che intercorre tra l'effettuazione del tampone e il suo esito, come viene considerato nei seguenti casi:

A) se sono lavoratore dipendente e rientro da una località ritenuta a rischio

secondo la normativa vigente, al rientro da alcuni Paesi, il cui elenco è di volta in volta tenuto aggiornato dal Ministero degli Esteri, è prevista l’effettuazione di tampone. E’ possibile richiedere certificazione di isolamento fiduciario al Dipartimento di Prevenzione con copertura del periodo fino all’esito del tampone.

B) se il mio datore di lavoro mi chiede di rientrare dopo aver effettuato un tampone

è necessario innanzitutto distinguere il motivo per cui è stato effettuato il tampone:

  • se il tampone è stato eseguito su “contatto stretto” di un caso positivo, è previsto un periodo d’isolamento coperto da certificazione Inps alla fine del quale è necessario chiudere la quarantena con tampone di guarigione;

  • se il tampone è stato eseguito per rientro da Paesi esteri, è previsto un periodo d’isolamento coperto da certificazione Inps fino all’effettuazione del tampone;

  • se il tampone è stato eseguito per screening, non è prevista alcuna certificazione per giustificare l’assenza da lavoro.

    C) se chiedo di  fare il tampone e l'appuntamento è tra 3/4 giorni e il risultato lo avrò dopo altre 2 giorni, come si considerano queste giornate ?

Nel caso il soggetto sia sintomatico, il periodo di attesa dell’esito del tampone viene certificato come malattia INPS; nel caso il lavoratore sia contatto stretto di un soggetto risultato positivo è coperto da isolamento fiduciario con certificazione INPS; nel caso di soggetto asintomatico non è prevista alcuna copertura certificativa, pertanto il lavoratore dovrà attingere ad altre forme di copertura previste dal contratto aziendale.



3. Se sono lavoratore dipendente e ho sintomi come mi devo attivare?

Deve contattare immediatamente il proprio Medico di Medicina Generale, che si occuperà della gestione del caso. Se la sintomatologia venisse ritenuta dal sanitario come suggestiva per Covid, lo stesso provvederà alla segnalazione del caso all’Igiene Pubblica.



4. Se sono lavoratore dipendente e sono stato a contatto con sintomatici acclarati e non?

Qualora il lavoratore sia venuto a contatto con soggetti sintomatici dovrà adottare tutte le procedure del caso per evitare il più possibile il contatto con terzi, seguendo le indicazioni del proprio datore di lavoro che potrà dare indicazioni per misure preventive (smartworking, variazioni dell’organizzazione aziendale…) in attesa che l’Igiene Pubblica di competenza territoriale si esprima sulla necessità o meno di un provvedimento di isolamento fiduciario.



5. Se sono genitore di un bambino/ragazzo che è risultato positivo al covid?

Qualora mio figlio dovesse risultare positivo al Covid, l’Igiene Pubblica emetterà attestazione di isolamento fiduciario con conseguente copertura INPS-



6. Se sono genitore di un bambino/ragazzo che è stato posto in quarantena ma al momento non c'è indicazione al tampone perchè non presenta sintomi?

Essendo tecnicamente un contatto di un soggetto che a sua volta è contatto di un positivo, nel caso del genitore non è prevista nessuna limitazione



7. Se sono lavoratore dipendente e genitore di un figlio  che è stato posto in quarantena , ho usufruito di ferie per la quarantena del bambino, posso chiedere in maniera retroattiva di trasformare le ferie in congedo per quarantena?

Sembra possibile inoltrare ad INPS la domanda di riconoscimento con allegato il certificato di quarantena. La procedura tuttavia va verificata con l’ente.



8. Se mio figlio ha febbre come mi devo attivare?

Deve contattare immediatamente il Pediatra di Libera Scelta/Medico di Medicina Generale del figlio, che si occuperà della gestione del caso e, se necessario, dell’attivazione delle procedure di igiene pubblica



9. Se io lavoratore dipendente ho la febbre e sono in attesa di tampone, anche i miei famigliari sono posti in quarantena? E nel frattempo che tipo di comunicazione è dovuta al mio datore di lavoro ?

Fino all’esito del tampone non vi è indicazione d’isolamento per i contatti. Al datore di lavoro deve essere data comunicazione della programmazione del tampone



10. PER APSP:

- in caso di rifiuto del tampone da parte del lavoratore? Chiarire eventuali conseguenze per il lavoratore e i colleghi esposti al contatto quotidiano con lo stesso

Bisogna capire di che tampone si tratta. Tuttavia pur non essendoci un obbligo coercitivo per l’esecuzione del tampone, lo stesso viene identificato come strumento necessario al fine di tutelare personale e utenza in caso di sospetto. In caso di rifiuto, il Datore di Lavoro dovrà adottare misure che gli permettano di escludere il rischio di contagio nell’ambiente di lavoro.

- in caso di sintomatologia "Covid" non rilevata dal referente Covid della struttura, chiarire comportamento e responsabilità del lavoratore addetto all'accudimento del paziente sintomatico

Il Referente Covid non è generalmente personale sanitario e non si può addebitare a lui il mancato rilevamento di sintomi covid eventualmente comparsi nel corso dell’attività lavorativa. È infatti un obbligo del lavoratore comunicare prontamente l’insorgenza di sintomi. L’addetto alla sorveglianza della persona sintomatica dovrà svolgere in piena sicurezza il proprio compito con applicazione delle misure anticontagio e l’adozione di appropriati Dispositivi di Protezione Individuale e applicazione di norme comportamentali così come previste dai protocolli.

 

 

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