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Covid 19, indispensabile potenziare test e tamponi

Cgil Cisl Uil: la prevenzione non è efficace se i laboratori diagnostici sono in affanno. La Provincia stanzi risorse per rafforzare la capacità di tracciamento e implementi le risorse umane

Nella lotta al coronavirus il Trentino ha conseguito l’importante primato del numero di tamponi effettuati sulla popolazione. Anche se siamo partiti in ritardo, nel momento in cui questa strategia è stata messa a punto, è stato possibile tracciare con puntualità le catene di trasmissione del virus, individuare i contagiati anche asintomatici e dunque avviare le quarantene per tenere sotto controllo l’epidemia. Adesso, in un quadro che è destinato a complicarsi sotto il profilo sanitario, la capacità diagnostica del nostro territorio deve essere al massimo, se non vogliamo che la situazione sfugga di mano e sia necessario attivare nuovi lockdown, una possibilità che la Giunta provinciale deve saper evitare grazie appunto al potenziamento della sanità pubblica. Servono dunque risorse umane e finanziarie perché la macchina dell’Azienda sanitaria funzioni al meglio. Per Cgil Cisl Uil, dunque, è importante continuare a fare tanti tamponi e test sierologici, ma è altrettanto importante che i risultati dei test vengano resi noti in termini rapidi. Oggi i laboratori sono in affanno per l’aumento delle richieste di tampone e per un lavoratore o una famiglia con figli in età scolare le attese sono lunghe e complicate da gestire anche sul piano della copertura per malattia, che non è prevista fino a quando il soggetto non è in quarantena. Per i sindacati con l’arrivo del clima più freddo e delle sindromi influenzali la situazione diventerà sempre più complessa e se non si vuole che i laboratori rischino il collasso con conseguenze pesantissime sulle attività produttive e sulla scuola, bisogna aumentare la capacità di test. E’ auspicabile anche che in Trentino si sperimentino il prima possibile test rapidi realmente affidabili per accelerare le diagnosi di positività. In tal senso è fondamentale che la Provincia attivi anche tutte le collaborazioni necessarie sia con gli istituti di ricerca trentini sia con l’Ordine dei medici per rendere capillare la diffusione dei test e la loro lettura. “Su questo terreno si gioca la possibilità di gestire l’epidemia evitando altre chiusure, dunque nessuna energia deve essere risparmiata.”, concludono Cgil, Cisl e Uil.

 

Trento, 29 settembre 2020

 

 

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