Industria alimentare, al via le assemblee per applicare il nuovo contratto
L’intesa del 31 luglio non è stata sottoscritta da tutte le associazioni datoriali e l’applicazione è in salita
L’intesa sul rinnovo del contratto alimentare è stata raggiunta il 31 luglio scorso al termine di una trattativa durata nove mesi, ma l’applicazione concreta del nuovo accordo è ancora in salita. E’ per questa ragione che i lavoratori e le lavoratrici delle industrie alimentari in Italia e anche in Trentino si stanno mobilitando. In molti luoghi di lavoro si stanno organizzando assemblee per illustrare e discutere il nuovo contratto, che porta in dote un aumento a regime di 119 euro, più a cui si aggiungono 5 euro di welfare e 30 euro che verranno erogati a tutti i lavoratori per i quali non viene svolta la contrattazione di secondo livello.
A rendere complicata l’applicazione dell’accordo è il fatto che non tutte le associazioni datoriali aderenti a Federalimentare hanno sottoscritto l’accordo. Il contratto del 31 luglio firmato dai sindacati unitari Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, è stato sottoscritto solo da tre associazioni su tredici. Se tutte le imprese non applicano il nuovo contratto a farne le spese saranno ancora una volta i lavoratori. E’ per questa ragione che anche Flai, Fai e Uila del Trentino sono impegnata in un’azione capillare di informazione e mobilitazione.
Il 24 di agosto è stato proclamato a livello nazionale lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari. “L’atteggiamento assunto dalle controparti è poco responsabile, perché punta a vanificare un meticoloso lavoro di contrattazione e non riconosce l’impegno portato avanti da questi addetti anche in piena emergenza sanitaria, per continuare a rifornire di generi alimentari il paese”, sottolineano Elisa Cattani (Flai Cgil), Katia Negri (Fai Cisl) e Fulvio Giaimo.
Intanto il prossimo 8 ottobre le tre sigle hanno convocato l’attivo unitario di tutti i delegati dell’industria alimentare per illustrare i contenuti del nuovo contratto e condividere le iniziative di mobilitazione.
Trento, 10 settembre 2020