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Trasporto pubblico, subito dispenser disinfettanti a bordo

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E’ dal mese di aprile che le discussioni intorno al TPL si concentrano su quello che viene definito il vero banco di prova del servizio di trasporto pubblico: il ritorno a scuola di migliaia di studenti.

Sono ormai 4 mesi che si sente dire, da più parti, che il trasporto pubblico non è in grado di rispettare – se non collassando – il metro di distanza tra passeggeri al quale può derogare fino al riempimento del 60% dei posti consentiti privilegiando l’allineamento in verticale dei passeggeri escludendo il posizionamento faccia a faccia.

Anche in provincia l'argomento è di stretta attualità ed il presidente Fugatti continua a sollevare il problema affermando che, se non si derogasse dalle linee guida nazionali come si sta già facendo in molte regioni italiane e anche nella nostra provincia, “non riusciremo a trasportare tutti gli studenti, perché non disponiamo di un numero di autobus sufficiente” (e di autisti aggiungiamo noi).

Il paragone del Presidente tra gli aerei ed i bus a parer nostro regge poco: tutti i gate di imbarco sono dotati di erogatori di gel disinfettante, sono previsti termo scanner per la misurazione della temperatura sia in arrivo che in partenza, la tracciabilità dei contatti, una netta separazione tra le porte di entrata in uscita e l'elenco potrebbe continuare. Accorgimenti, questi, difficilmente realizzabili su un autobus o una corriera

Infine già oggi, per quanto riguarda il trasporto scolastico, l’allegato al DPCM di agosto consente la capienza massima del mezzo quando la permanenza a bordo del non supera i 15 minuti.

Il problema non è di facile soluzione, bisogna ammetterlo, però da aprile ad oggi leggiamo le stesse dichiarazioni, quelle di ieri sono identiche a quelle di oggi e nessun passo in avanti si è registrato.

L'unica misura possibile quale precauzione per evitare la possibilità di eventuali contagi, per la Filt Cgil , è l'installazione a bordo di dispenser con soluzioni disinfettanti per i passeggeri; l’igiene delle mani infatti, oltre all’uso della mascherina nei luoghi chiusi è una delle misure sulle quali tutti concordano.

Peccato su questo aspetto, più volte sollecitato insieme a Fit Cisl e Faisa Cisal, per la PAT prevalga l’aspetto costi (per l'installazione dei dispenser) rispetto ad una precauzione che va nella direzione di salvaguardare la salute pubblica.

Senza dimenticare che le corriere extraurbane a pieno carico, con la reintroduzione della bigliettazione a bordo da parte dell'autista, necessiterebbero di almeno una paratia che divida il conducente dal resto dell’utenza.

Ed anche su questo aspetto, però, la PAT pare sorda

 

 

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