Finanza pubblica. Le maggiori risorse statali vanno inserite in assestamento
Cgil Cisl Uil bocciano l’ipotesi di un fondo ad hoc. “Non è la soluzione. Servono subito risposte per le famiglie, i lavoratori e le imprese”.
I 218 milioni di euro di maggiori risorse statali sono un piccolo tesoretto che va valorizzato subito per aiutare le famiglie, i lavoratori e le imprese trentine ad uscire dalla crisi economica. La soluzione avanzata oggi in Consiglio provinciale di costituire un fondo ad hoc dove versare gli stanziamenti statali quanto ci sarà la norma nazionale è, per i sindacati, del tutto inutile. “Non ha senso creare un fondo se le risorse non sono utilizzabili subito, come peraltro consente di fare la norma statale e come farà la Provincia di Bolzano”, insistono i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti che di fronte al silenzio della Giunta – nessun riscontro è arrivato alla richiesta di un incontro urgente – confermano la richiesta al presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder di incontrare tutti i rappresentanti dei gruppi consiliari. “La questione è di massima urgenza perché l’assestamento verrà votato dall’Aula entro la prossima settimana – dicono i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Ci sono le condizioni normative per inserire già in questa manovra i 218 milioni di euro che derivano dall’Accordo Stato, Regioni e Province Autonome per in compensazione del mancato gettito. I soldi sono già nella disponibilità di Piazza Dante, dunque possono essere usati per cambiare il profilo dell’assestamento, definendo una manovra realmente anticiclica, che dia risposte alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese, che preveda investimenti lungimiranti non operazioni di piccolo cabotaggio finalizzate solo a creare consenso. Non è pensabile sprecare questa occasione”.
Il tema è stato al centro anche di un confronto, questo pomeriggio, tra le tre confederazioni e i gruppi di minoranza. L’incontro è stato chiesto dai consiglieri provinciali. Anche a loro Cgil Cisl e Uil hanno ribadito l’importanza di valorizzare le nuove risorse a favore della coesione sociale e del welfare, del rilancio dell’economia locale e del sostegno all’occupazione fortemente colpita dalla crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria Covid-19. L’assestamento così come definito ad oggi non contiene risorse per sostenere economia e mercato del lavoro. Servono risorse per i lavoratori colpiti dalla crisi, per il sostegno al reddito per le famiglie e nuovi stanziamenti sul piano sanitario.