Covid 19. Si acceleri su un piano di prevenzione sanitaria
Grosselli e Bezzi: il focolaio alla Bartolini di Rovereto dimostra l’importanza di monitorare la situazione nei luoghi di lavoro adesso e in vista dell’autunno
“Il focolaio emerso alla Bartolini di Rovereto ci dimostra l’importanza di tenere altissima l’attenzione sui luoghi di lavoro di fronte al Covid 19. Purtroppo il virus non è assolutamente scomparso e i posti di lavoro sono un luogo particolarmente sensibile”. E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil e Cisl in merito ai casi di contagio da Coronavirus tra i dipendenti dell’azienda logistica. “Stando a quanto comunica l’Azienda sanitaria il focolaio è monitorato con massima attenzione e si stanno isolando tutti i contatti. E’ fondamentale agire con tempestività tracciando con tamponi tutti gli eventuali nuovi contagiati. Siamo consapevoli che casi di questo tipo possono verificarsi e proprio per questa ragione insistiamo sull’importanza di applicare in modo rigoroso le linee guida di settore definite a livello provinciale”, insistono i due segretari generali che spingono la riflessione oltre il caso d’attualità. “Fino a quando il virus circolerà sul nostro territorio e non ci sarà un vaccino l’attenzione deve rimanere alta. Ci preoccupa in particolare quanto potrà accadere in autunno quando, è auspicabile, saranno ripartite a pieno ritmo le attività produttive e funzioneranno anche le scuole. E’ importante cominciare a lavorare da subito ad un piano di prevenzione sanitario condiviso, che preveda test sierologici e tamponi per i lavoratori maggiormente esposti al rischio, ma anche azioni mirate di informazione e prevenzione sui luoghi di lavoro, che giocano un ruolo chiave nella possibile diffusione dell’epidemia. Chiediamo alla Provincia e all’assessora Segnana, in particolare, di aprire subito un confronto che coinvolga Azienda sanitaria, associazioni imprenditoriali e parti sociali. Non possiamo farci trovare impreparati con il rischio di una nuova chiusura. Quanto sta accadendo all’estero, compreso in alcuni Paesi europei, è uno scenario che non possiamo permetterci”, concludono Grosselli e Bezzi.
Trento, 20 luglio 2020