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355 milioni da Roma, Fugatti restituisca i 20 dei lavoratori pubblici

«È tempo di reintegrare le risorse per l’indennità di vacanza contrattuale Si riaprano i tavoli di contrattazione per il lavoro pubblico»

355 milioni da Roma, Fugatti restituisca i 20 dei lavoratori pubblici

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl enti locali e Fenalt accolgono con soddisfazione la notizia dello stanziamento, con l'accordo trovato dalla Conferenza Stato-Regioni, per il trasferimento di 218 milioni di euro al Trentino che, sommati ai 136 milioni del Decreto Rilancio, portano il totale inviato alle casse provinciali a 355 milioni.

Per i sindacati: «Il lavoro della giunta ha prodotto risultati che giudichiamo positivi per le casse provinciali. È tuttavia il tempo di ripensare le scelte che hanno riguardato i comparti pubblici nel corso di quest’anno: Fugatti non ha più l’alibi dell’incertezza delle risorse e dunque deve provvedere, insieme alla messa in sicurezza dei capitoli di spesa che riguardano ammortizzatori sociali e sostegno per famiglie e lavoratori in difficoltà, a restituire ai lavoratori dei comparti pubblici quei 20 milioni per la vacanza contrattuale “destinati” ad altri settori nel corso della piena emergenza Covid-19: risorse già stanziate con quell’obiettivo e che sono state dirottate altrove.

È inoltre il tempo di riaprire efficacemente tutti i tavoli di contrattazione che riguardano il lavoro pubblico per restituire valore e dignità a un settore che deve diventare volano per la ripartenza del territorio, qualificando e innovando la P.A. a partire dal riconoscimento delle competenze e professionalità al rinnovo dei contratti scaduti nel 2018.

È il tempo del coinvolgimento delle organizzazioni sindacali di categoria in scelte riorganizzative fondamentali, che ci impone l’esperienza drammatica dell’emergenza, per rivedere il sistema sanitario e quello delle case di riposo, i due settori più duramente colpiti dalla pandemia che hanno retto grazie all’impegno e allo spirito di sacrifico degli addetti cui va ora riconosciuto merito con la revisione dell’ordinamento professionale e del sistema indennitario.

Siamo pronti a un confronto serio, non demagogico, che miri a risollevare l’economia del territorio attraverso il contributo delle parti sociali, a rafforzare e sostenere il sistema sanitario e il welfare pubblico, per ragionare sulla corretta distribuzione delle risorse ora disponibili.

Per questo ci auguriamo che la giunta Fugatti non adotti, anche in questa occasione, un atteggiamento autoreferenziale e ostile ai lavoratori pubblici che sinora non ha prodotto alcun vantaggio al territorio ma solo disagi e conflitti.

 

 

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