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Assestamento di bilancio, mancano risorse per il lavoro

Cgil Cisl Uil: bene l’investimento in lavori pubblici, ma servono opere che accrescano il valore aggiunto e la produttività per rilanciare l’economia oltre l’emergenza

Nessuna valutazione di merito, ma l’attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti dell’assestamento di bilancio 2020. E’ questo in estrema sintesi l’esito dell’incontro di oggi pomeriggio tra i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, e il presidente della Giunta provinciale, Maurizio Fugatti. La manovra illustrata oggi alle tre confederazioni è ancora in fase di definizione, non è ancora certa la quantificazione delle risorse che arriveranno dallo Stato perché la trattativa è ancora aperta ed è anche sulla base di questi trasferimenti che verranno definiti gli interventi puntuali dei vari capitoli di spesa. Oggi pomeriggio, comunque, Cgil Cisl Uil, dopo aver ascoltato il presidente, hanno posto sul tavolo richieste e dubbi. A cominciare dal capitolo lavoro: le organizzazioni sindacali hanno dovuto rilevare ancora una volta che la manovra così come è abbozzata al momento non contiene stanziamenti per rafforzare gli ammortizzatori sociali. “Sappiamo che la Giunta si attende che su questo fronte agisca il Governo nazionale, ma ci preoccupa il fatto che non si prevedano delle risorse straordinarie a sostegno dei lavoratori in questa fase di grave emergenza sul fronte dell’occupazione”, hanno detto Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

Il documento finanziario prevede anche importanti stanziamenti sul fronte delle opere pubbliche. Un fatto positivo, anche se la quantità di risorse non è sufficiente per attivare una manovra anticiclica come quella che serve all’economia trentina, per cui si stima un calo del Pil del 10% quest’anno e un aumento 5% sul 2021. “Proprio perché le risorse sono limitate abbiamo chiesto che ci sia una regia unica provinciale che governi e coordini gli investimenti perché non si disperdano soldi in mille rivoli, ma si punti alla realizzazione di opere pubbliche e infrastrutture materiali e immateriali in grado di accrescere il valore aggiunto delle nostre attività economiche e la produttività, due grandi limiti della nostra economia”. In questa fase l’errore sarebbe quello di concentrarsi esclusivamente su interventi per rispondere all’emergenza. “Serve invece guardare al futuro e porre le basi per uno sviluppo solido”.

Altra questione il capitolo welfare: per i sindacati è arrivato il momento di riorganizzare l’assegno unico anche con la creazione di un’unica card di pagamenti elettronici che cumuli in un unico strumento tutti i benefici di cui la famiglia o il cittadino ha diritto. Sul fronte delle famiglie Cgil Cisl Uil hanno chiesto di ripristinare l’esenzione dell’addizionale Irpef per i redditi sotto i 20mila euro per alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori e i pensionati con redditi più bassi e hanno ribadito l’urgenza di dare risposte sul capitolo casa. Per il sindacato è infatti tempo di attivare un nuovo piano di housing sociale con la realizzazione, ristrutturazione o recupero di alloggi assegnazione di alloggi invenduti o sfitti sul mercato da assegnare alle famiglie a canone moderato. Altro tema su cui aprire una riflessione quello di un bond trentino finanziato con risparmio privato.

I tre segretari hanno ribadito anche l'urgenza di procedere al rinnovo dei contratti pubblici, ma le risposte del presidente Fugatti sulla questione non sono state soddisfacenti dal momento che ha vincolato tutto alle eventuali maggiori risorse stanziate dallo Stato.

Nell’immediato la priorità resta, per le tre confederazioni, la definizione di un piano di prevenzione sanitaria per l’autunno. “Abbiamo sollecitato ancora una volta la giunta in questa direzione: Farci trovare impreparati da un possibile ritorno dei contagi in autunno sarebbe drammatico sul piano sanitario, ma anche economico. Per questa ragione abbiamo chiesto di essere coinvolti e di costruire strategie di prevenzione e informazione sanitaria che coinvolgano i lavoratori e i posti di lavoro, da cui può partire la diffusione del contagio, ma anche il suo contenimento se i lavoratori sono adeguatamente informati”, hanno aggiunto.

Il confronto, è auspicabile, proseguirà nelle prossime settimane. Intanto i sindacati restano in attesa di conoscere il documento di economia e finanza per avere un quadro più chiaro e definito.

 

Trento, 30 giugno 2020

 

 

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