Emergenza Covid 19, subito un piano di prevenzione sanitaria
Assemblea Cgil: la giunta stanzi risorse per l’economia e il lavoro nel prossimo assestamento e concordi con le parti sociali le misure da adottare
L’emergenza Coronavirus ha precipitato il Trentino e tutto il Paese in una situazione drammatica, sul piano sanitario ed economico. Una crisi di cui non si vede ancora la fine e il cui impatto sull’occupazione ha già portato alla richiesta di 15milioni di ore di cassa integrazione nella nostra provincia, oltre che alla perdita di 10.700 posti di lavoro e alla contrazione del reddito delle famiglie. E’ da questa consapevolezza che è partito questa mattina il confronto dei delegati all’assemblea generale della Cgil del Trentino, nella prima riunione “in presenza” dal lockdown. “La nostra provincia è stata una tra quelle più colpite dalla pandemia – ha sottolineato il segretario generale Andrea Grosselli -. Questa inedita esperienza ci ha insegnato quanto è importate avere un sistema sanitario efficace e in grado di rispondere in tempi rapidi e con prontezza all’emergenza. All’inizio in Trentino non è andata così, anche a causa della timidezza e delle retrosie della giunta provinciale di fronte alla nostra richiesta di chiudere le attività produttive. Oggi a 130 giorni dall’inizio dell’emergenza rivendichiamo quella scelta: era giusto chiudere il prima possibile per fermare il contagio, tutelare la salute dei lavoratori, ridurre la pressione sugli ospedali. Solo così sarebbe stato possibile pensare anche programmare la ripartenza”.
Ripartenza dell’economia che oggi è in atto sia in Trentino che nel resto d’Italia, ma a ritmi molto lenti. Da qui la necessità che la Giunta provinciale si lasci alle spalle inutili quanto dannose scelte demagogiche finalizzate solo ad alimentare consento dividendo la comunità, e agisca con determinazione su due fronti: la definizione di un piano sanitario di prevenzione della diffusione del Covid 19 per l’autunno, quando potrebbe esserci una ripresa del contagio e, allo stesso tempo, che agisca con coraggio per sostenere la ripresa dell’economia e dell’occupazione, condividendo insieme alle parti sociali interventi urgenti già nell’assestamento di bilancio, che verrà presentato domani a Cgil Cisl Uil. “Riprogrammare la nostra economia è una priorità assoluta – ha detto Grosselli -, ma prima ancora dobbiamo avere un piano di prevenzione sanitaria che parta dai luoghi di lavoro. Senza queste scelte una ripresa dei contagi avrebbe effetti disastrosi. Purtroppo non sappiamo se la Giunta ha qualche idea sulle strategie di prevenzione, l’unica certezza oggi è che l’Azienda sanitaria trentina a brevissimo sarà senza un vertice. Questo ci preoccupa moltissimo”.
Altro tema caldo è quello degli ammortizzatori sociali. L’assemblea della Cgil ha condiviso la necessità che il Governo estenda la cassa integrazione fino alle fine dell’anno. Anche la Provincia però è chiamata a fare le propria parte e anche su questo fronte la giunta è sostanzialmente immobile. “Non era mai successo che di fronte ad una crisi di questa portata la giunta provinciale non prevedesse misure a sostegno dell’occupazione. Questa giunta ha definito una manovra per sostenere l’economia senza stanziare un euro per il lavoro. Le poche risorse recuperate per i lavoratori sono state trovate grazie alla nostra mobilitazione. Adesso attendiamo di essere convocati per capire come usare queste risorse”, ha proseguito il segretario generale.
Al di là dell’emergenza il Trentino ha bisogno di programmare il proprio futuro, partendo da tre sfide: il cambiamento climatico, la definizione di nuove politiche di welfare e l’innovazione tecnologica. Su questi temi il sindacato di Via Muredei è pronto a costruire insieme a Cisl e Uil una proposta complessiva per sostenere la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e la coesione territoriale del Trentino sulla base della quale provare ad condividere puntuali strategie di rilancio socio-economico dell’Autonomia con le parti datoriali, con la Provincia autonoma di Trento, con gli enti locali e con associazioni e soggetti aggregativi delle società civile. Da qui l’invito a convocare entro settembre un’assemblea unitaria di tutti i delegati e le delegate delle tre confederazioni.
L’assemblea dei delegati questa mattina ha approvato un ordine del giorno su questi temi, che trovate in allegato.
Besenello, 29 giugno 2020
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