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Famiglia. Subito un patto col Governo per ottenere la delega

Cgil Cisl Uil: fondamentale mantenere sulla Provincia la capacità di determinare le politiche di welfare

“Il Governo ha approvato ieri il Family Act. Ora il tema passa al Parlamento che dovrà approvare, con molta probabilità entro novembre, la legge delega. In questo spazio di tempo si apre per il Trentino un’occasione importante per cercare di ottenere in capo alla nostra Provincia una delega sulle politiche di welfare familiare. Sarebbe un grave errore non giocare questa partita insieme a Bolzano. In ballo c’è la capacità per la nostra Autonomia di determinare le decisioni in sede locale”. Lo dicono i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, sollecitando così la Giunta provinciale ad aprire subito un confronto con Palazzo Chigi. “Così come è stato fatto per la delega sugli ammortizzatori sociali che hanno permesso di costruire sul nostro territorio strumenti di welfare avanzati come, ad esempio il Fondo di Solidarietà, allo stesso tempo è cruciale ottenere il riconoscimento di piena competenza anche sul piano delle politiche per la famiglia”.
L’obiettivo, secondo Cgil, Cisl, Uil, dovrebbe essere la definizione di un Patto tra Stato e Province Autonome che preveda che la spesa pubblica nazionale finalizzata alle misure di sostegno per i nuclei familiari venga automaticamente trasferita sul bilancio delle Province, che in autonomia determineranno gli strumenti da mettere in campo, nel rispetto dei livelli essenziali nazionali.
Solo così Piazza Dante può concretamente coordinare le misure nazionali e misure provinciali. “Sarebbe un grave errore dover correre ai ripari una volta varati gli strumenti nazionali, per evitare che siano i soldi dei trentini a pagare gli interventi dello Stato. Se con il reddito di cittadinanza e l’assegno unico ci si è mossi in ritardo e ancora in maniera parziale, adesso è ora di essere tempestivi. Chiediamo dunque l’assessora Segnana di avviare un percorso di confronto con il Governo Conte”.
Infine Cgil Cisl Uil esprimono un primo giudizio positivo sul Family Act. “La sfida però è comprendere quante risorse verranno stanziate. Serve investire davvero sulle famiglie”.

12 giugno 2020

 

 

 

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