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Waris, il Tribunale dichiara fallimento

Albertini (Fiom): la priorità adesso è tutelare i crediti dei lavoratori

Il Tribunale di Trento ha posto la parola fine all’attività della Waris srl di Storo. Il Giudice ha accolto infatti l’istanza dei 9 lavoratori, 8 dei quali seguiti dalla Fiom del Trentino, che nel 2019 si sono dimessi per giusta causa dalle dipendenza della società e hanno avviato insieme all’ufficio vertenze e legale del sindacato di Via Muredei un lungo braccio di ferro per ottenere il pagamento degli stipendi arretrati.

Le difficoltà dell’azienda erano emerse con chiarezza oltre un anno fa, con ritardo nei pagamenti dovuti. I dipendenti, all’epoca venticinque, avevano continuato a lavorare fino a quando è apparso chiaro che né Waris né la Schlaefer, che nel frattempo era subentrata nella gestione attraverso la cessione del ramo d’azienda della srl, avrebbero mai saldato i debiti. Da qui la decisione di avviare prima un’azione di protesta, poi al termine di due mesi e mezzo senza ricevere alcuna retribuzione, il ricorso alle dimissioni volontarie per giusta causa. “Adesso la priorità è recuperare quanto dovuto a questi lavoratori e lavoratrici – spiega Enrico Alberti che fin dall’inizio ha seguito la vicenda per la Fiom del Trentino -. Mancano all’appello quasi tre mensilità e il trattamento di fine rapporto. Con il nostro ufficio vertenza e legale seguiremo questi lavoratori fino alla conclusione di questa triste vicenda”.

Intanto circa la metà dei dipendenti si sono ricollocati, gli altri sono ancora in disoccupazione.

Trento 11 giugno 2020

 

 

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