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Asis. Settanta lavoratori in appalto senza stipendio né ammortizzatori sociali

Sindacati: la politica si faccia carico di questa situazione, non possono essere i più deboli a pagare

Stipendio zero e zero ammortizzatori sociali. E’ questa la situazione in cui si trovano da questa settimana una settantina di lavoratori che operano in appalto negli impianti Asis. Lo denunciano Filcams e Fisascat che chiedono anche alla politica provinciale e all’amministrazione comunale di farsi carico di questa situazione. “Alla chiusura di impianti sportivi e palestre scolastiche imposta dalla pandemia si somma l’incertezza per il futuro – spiegano Francesca Delai della Filcams e Francesca Vespa della Fisascat-. Una quarantina di questi addetti rischiano di rimanere senza alcuna forma di retribuzione anche per tutti i mesi estivi. Serve una presa in carico anche della politica che assicuri la continuità occupazionale e reddituale per questi dipendenti”.

I lavoratori sono dipendenti di 4 cooperative associate a Consolida (Vales, La Sfera, Le Coste e Ascoop).

A seguito delle chiusure imposte degli impianti Asis (palestre scolastiche del comune di Trento, piscine, palazzetto, palaghiaccio, ecc) questi lavoratori sono andati in cassa integrazione. Oggi l’ammortizzatore sociale con causale Covid 19 si è esaurito.

Dagli inizi di giugno sono riaperte parzialmente le piscine, i grandi impianti e qualche centro minore, ma c’è grande incertezza sui centri estivi e sulle palestre scolastiche.

“Solitamente questi lavoratori accumulano banca ore durante l'inverno che smaltiscono in estate, ma quest'anno a causa della chiusura non hanno accumulato nulla”, proseguono le sindacaliste.

Inoltre una quarantina di loro hanno un contratto di part time ciclico che prevede la sospensione dell'attività in estate, per questo si prospetta un'estate senza stipendio nè cassa nè disoccupazione.

La prospettiva è ancora più preoccupante in vista dell’autunno, in quanto non abbiamo certezza alcuna sulla riapertura delle palestre delle scuole.

“Abbiamo già posto la questione in un recente incontro con le cooperative e anche ASIS. Abbiamo chiesto di incontrare il Comune e attendiamo di essere ricevuti. E’ chiaro che il futuro di questi lavoratori dipende anche dalle scelte dell’assessorato all’Istruzione e dai dirigenti scolastici su come destinare le palestre, se aule e magazzini o alle associazioni sportive, e dalle decisioni che riguarderanno le Federazioni sportive sulla ripresa degli sport di squadra. Ad oggi nessuna decisione e il futuro di settanta famiglie è nella totale incertezza”, concludono Delai e Vespa.

 

Trento, 9 giugno 2020

 

 

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