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Emergenza Covid 19, invece di attaccare Ioppi, l’assessora Segnana chieda scusa

Cgil Cisl Uil: senza l’insistenza dell’Ordine dei Medici la nostra Provincia sarebbe ancora alla conta dei morti. Qualcuno rammenti a Stefania Segnana che è lei che guida la sanità trentina.

Dichiarazioni dei segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

 

 

“Le accuse dell’assessora Segnana nei confronti del presidente dell’Ordine dei Medici, Marco Ioppi, sono inaccettabili e vili. Le parole e i toni usati dalla titolare delle deleghe sulla sanità hanno il sapore del bullismo istituzionale contro chi muove critiche o avanza proposte che mettono a nudo le carenze del governo provinciale. E sembrano tradire l’assenza di una fondamentale consapevolezza: alla guida della sanità trentina, fino a prova contraria, siede lei, non il dottor Ioppi, e dunque a lei competono le scelte e le assunzioni di responsabilità.

Quindi, se prima della presa di posizione di Ioppi, in nessun atto ufficiale dell’assessorato si parla di potenziamento dei tamponi è solo per responsabilità di Segnana che farebbe meglio a ringraziare il dottor Ioppi e tutto l’Ordine dei Medici e a chiedere loro scusa.

Ricordiamo all’assessora e al resto della Giunta che ricevono mensilmente lauti stipendi pagati con le tasse dei contribuenti, proprio per assumersi la responsabilità di agire tempestivamente a salvaguardia della salute dei trentini e non per delegarla ad altri! Se gli assessori e i dirigenti provinciali hanno sempre bisogno di qualcuno che dica loro cosa fare, per quale motivo vengono pagati dai trentini?

E’ un fatto che sui tamponi la Provincia di Trento si sia mossa in ritardo e non si può addossare la colpa di questo ritardo all’Ordine dei Medici. Non era questo l’organismo che doveva decidere tempestivamente sul potenziamento della diagnostica coi tamponi.

L’Ordine e il suo presidente hanno più volte chiesto a gran voce che venissero fatti i tamponi, anche per iscritto con una lettera del 18 marzo. Appello a cui si è unito anche il sindacato. Fino a quella data e anche dopo, nessun atto della giunta citava la necessità di aumentare il numero dei tamponi e sul tema l’Esecutivo ha cambiato più volte strategia, dimostrando di navigare a vista. La prima delibera dell’assessorato è del 27 marzo, quella in cui venne approvato il protocollo con FEM, Cibio, FBK e APSS. Prima di allora non ci fu alcun riferimento a tamponi come si deduce dall’elenco di atti burocratici che l’assessora ha enumerato davanti ai consiglieri provinciali la scorsa settimana. Senza l’insistenza e la determinazione anche dell’Ordine dei Medici, senza la segnalazione “tardiva” di Ioppi, la Giunta avrebbe cumulato ritardi su ritardi in fatto di diagnostica e con molta probabilità la quotidiana lista dei deceduti che l’assessora Segnana ha letto per settimane in diretta streaming, sarebbe stata ancora più lunga.

Abbiamo affrontato un’emergenza sanitaria inimmaginabile per gravità ed impatto. Non è accettabile però che chi ha l’onere e l’onore di guidare la nostra Provincia di fronte all’assunzione delle responsabilità si volti dall’altra parte. Chi, invece di assumersi le proprie responsabilità, preferisce scaricarle su altri, non è degno del ruolo istituzionale che ricopre ed è bene che si faccia da parte”.

 

Trento, 25 maggio 2020

 

 

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