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A22, prorogare la cassa integrazione è una provocazione

Filt: il traffico è in ripresa e il bilancio della società è più che solido. Si investa invece sullo smart working

“La scelta di prorogare la cassa integrazione per il personale di autostrada del Brennero è una provocazione nei confronti dei lavoratori”. La Filt del Trentino non ci sta all’idea di ricorrere per ulteriori cinque settimane all’ammortizzatore sociale. Una decisione, sostiene il sindacato, che non è coerente con gli ottimi risultati di bilancio resi noti nei giorni scorsi né con la graduale ripresa del traffico. “Se in una prima fase la richiesta di cassa è stata legittima e giusta a causa della drastica riduzione del traffico imposta dall’emergenza sanitaria – dice Stefano Montani segretario provinciale della Filt -, oggi il transito di mezzi è in crescita e con l'apertura delle frontiere e l'auspicato arrivo dei turisti la situazione migliorerà ulteriormente, seppur difficilmente si tornerà ai volumi pre Covid. Tutto, dunque, lascia presagire che il personale può e deve rientrare tutto al lavoro”.

Per i sindacati è tempo di rientrare in servizio per esattori, tecnici ed ausiliari che con l'aumento del traffico e della manutenzione dovranno essere richiamati al lavoro, ma anche per il personale di sede che, a differenza di quasi tutti i lavoratori di grosse imprese (non solo pubbliche), ha usufruito della possibilità di lavorare dal proprio domicilio in percentuali modeste, nonostante la richiesta, in tal senso, di tutte le organizzazioni sindacali.

Proprio sul lavoro agile si concentra l’attenzione della Filt. “Nonostante questa modalità sia prevista e normata nel contratto delle Autostrade, in Via Berlino si è fatto un ricorso minimo al lavoro agile in questo situazione di emergenza – sottolinea il sindacato -. Una società all'85% di capitale pubblico dovrebbe quantomeno attenersi per favorire  al massimo l'utilizzo di lavoro agile per permettere a tutti i propri dipendenti, ove possibile, di lavorare senza ricorrere ad ammortizzatori sociali”. Sul punto Filt chiede coerenza ad Autobrennero. “Sullo smart working A22 dovrebbe rispettare e applicare i protocolli per il contenimento della diffusione del virus Covid 19 sottoscritti su invito del Presidente del Consiglio, dai Ministri dell'Economia, del Lavoro, della Salute e dalle parti sociali, compresa quella datoriale che rappresenta anche Via Berlino”. Senza dimenticare che gli 87 milioni di utili conseguiti dalla società sono frutto anche dell’impegno dei lavoratori e “anche di questo bisognerebbe essere consapevoli quando si discute di lavoro agile”.

Infine resta la preoccupazione per il personale stagionale: se la Società continuerà ad insistere sulla probabile, ma ad oggi solo ipotetica, riduzione di traffico ci saranno ripercussioni importanti su questa categoria di lavoratori. Su questo punto la nostra attenzione è massima”, conclude Montani.

 

 

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