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Fase 2. Cgil Cisl Uil: “Salute e sicurezza, la Provincia riporti Inail e Inps al tavolo sulle linee

Dopo l’impugnazione della legge altoatesina, come fa Fugatti ad approvare linee guida senza avvallo degli enti preposti? Per i sindacati si rischia uno scontro istituzionale dannoso per lavoratori e imprese

Le Linee guida su salute e sicurezza per turismo e commercio non saranno validate da Insp e Inail. Con una nota trasmessa alla Provincia stamane i due istituti nazionali hanno comunicato ufficialmente di sospendere la loro partecipazione al Tavolo di coordinamento provinciale salute e sicurezza che questo pomeriggio è stato convocato proprio per licenziare le misure per la prevenzione di Covid-19 nei settori del turismo, della ristorazione, degli esercizi pubblici e dei negozi al dettaglio. Mentre si è aperto un conflitto istituzionale tra Roma e Bolzano proprio sulla riapertura di questi settori, con il Governo che ha impugnato la legge provinciale altoatesina adottata la notte scorsa, la Provincia di Trento sembra intenzionata a fare finta di nulla.

“Come può la Giunta Fugatti ad approvare linee guida senza l’avvallo degli enti preposti al controllo delle condizioni di lavoro? Questa decisione rischia di pregiudicare la validità del lavoro fatto fino a questo momento su questi settori. Fino ad oggi non era mai successo che Inps e Inail non partecipassero alla redazione ed approvazione di linee guida di settore. Non si può quindi proseguire come se nulla fosse”, fanno notare Manuela Faggioni, Milena Sega e Alan Tancredi, che rappresentano Cgil Cisl Uil all’interno del Coordinamento.

I sindacati quindi sollecitano la Provincia ad intervenire per riportare al tavolo i rappresentanti dei due istituti. “A questo punto è fondamentale che Piazza Dante si adoperi in ogni modo possibile per far rientrare Inail e Inps – insistono -. Senza linee guida condivise dallo Stato attraverso i due istituti rischiamo una impugnazione anche noi da parte del Governo, come sta avvenendo in queste ore alla Provincia di Bolzano. E’ opportuno fermarsi il tempo utile a trovare un terreno condiviso, senza strappi controproducenti”.

Cgil Cisl Uil rivendicano il lavoro svolto fino a questo momento al tavolo Covid-19. “Abbiamo partecipato attivamente anche questa mattina, fornendo il nostro contributo concreto nell’obiettivo di tutelare al massimo la salute dei lavoratori – ricordano -. Abbiamo avanzato proposte e critiche, ogni qualvolta lo abbiamo ritenuto opportuno, ma abbiamo fatto la nostra parte responsabilmente senza cedere ad ostruzionismi. Adesso però l’uscita di Inail e Inps pregiudica l’adozione delle linee guida. Stiamo giocando una partita importantissima per garantire una ripartenza in sicurezza, in due comparti particolarmente delicati. Chiediamo alla Provincia di fare ogni sforzo per riportare il tavolo alla sua piena operatività”.

In assenza dei due istituti anche i sindacati si considerano impossibilitati a partecipare all’atto finale dell’adozione degli indirizzi. “Lo ripetiamo perché sia ben chiaro - incalzano Faggioni, Sega e Tancredi - e non vogliamo ci siano fraintendimenti: non ci siamo mai sottratti al confronto neppure in questo caso e abbiamo contribuito fino all’ultimo alla definizione delle linee guida che verranno portate al tavolo di coordinamento salute e sicurezza. Ma il nostro lavoro non può essere strumentalizzato al fine di alimentare un controproducente  scontro istituzionale tra Stato e Regioni in un momento tanto delicato per le imprese e i lavoratori. Ora serve tutto tranne questo. Come possono riaprire le aziende se non sanno se le misure che adotteranno saranno riconosciute da Inps e Inail?”. Insomma un gran pasticcio che rischia di penalizzare proprio aziende e lavoratori.

 

 

Trento, 8 maggio 2020

 

 

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