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Manovra Covid-19. Cgil Cisl Uil: “850 milioni di cui 5 a lavoratori in crisi e alle loro famiglie. N

Non è una manovra economica ma un’azione spudorata

“Su 850 milioni messi in circolo grazie al nuovo disegno di legge della Giunta Fugatti solo 5 ad oggi sembrano destinati alle lavoratrici e ai lavoratori colpiti dalla crisi economica e alle loro famiglie. Bastano questi numeri a dimostrare nei fatti che questa non è una manovra economica ma un’azione spudorata, un dividendo politico pagato alle imprese proprio con i soldi dei lavoratori e dei pensionati trentini che con le loro tasse garantiscono il bilancio della Provincia.
Non era mai accaduto nella storia dell’Autonomia di trovarci di fronte ad un’emergenza di questa portata. E proprio di fronte a questo baratro la Giunta sceglie di stare da una parte sola: quella delle imprese. Ma Fugatti crede davvero che le lavoratrici ed i lavoratori, i cassaintegrati, i disoccupati, i precari ma anche i medici, gli operatori sanitari, gli addetti al pulimento che negli ospedali hanno rischiato la vita in questi giorni di emergenza si possano accontentare delle briciole?
Per misurare le differenze basti pensare a Bolzano. La giunta Kompatscher per il lavoro e le famiglie povere ha già stanziato quasi 28 milioni di euro: si tratta di 20 milioni di euro per gli stagionali del turismo senza lavoro e quasi 8 milioni di euro per il pagamento degli affitti degli inquilini e per un sostegno al reddito contro la povertà. Si tratta di almeno 5 volte tanto quello che ha previsto Fugatti.
Se poi si approfondiscono le misure a favore dei piccoli imprenditori e dei professionisti la sperequazione diventa evidente. Gli imprenditori potranno richiedere un mutuo a tasso zero per 25mila euro. Poi riceveranno 5mila euro come contributo a fondo perduto e fino a 1.500 euro per gli affitti dei locali aziendali, basta dichiarare un calo del fatturato del 50%. Se poi malauguratamente l’impresa fallisce ecco che arrivano altri 2.400 per la disoccupazione degli imprenditori. Il conto è presto fatto: un bel sostegno di quasi 34.000 euro di cui oltre 6.500 a fondo perduto. Il tutto senza dover dimostrare di aver pagato le tasse in passato, senza dover dichiarare a quanto ammonta il proprio conto in banca o quante case si possiede, senza dover anticipare la cassaintegrazione ai dipendenti, non solo ma senza neppure dover garantire l’occupazione dei propri collaboratori perché avranno comunque la possibilità di licenziarli, se la ripresa non sarà così forte.
Bene ma almeno c’è l’assegno unico per stagionali e precari, dice la Giunta. Peccato però che si tratti di uno stanziamento di soli 5 milioni di euro. Se vi accedessero tutti e 15.000 gli stagionali, gli intermittenti e i precari del settore turistico ecco che questi, dopo aver dichiarato alla provincia di quanti immobili sono in possesso e i risparmi in banca fino all’ultimo centesimo, si potrebbero trovare in mano in media la bellezza di 330 euro o poco più.
Il confronto è impietoso: 34.000 contro 330 euro. In pratica la Provincia garantisce all’imprenditore 100 volte di più quanto garantisce ad un lavoratore in crisi. Lo ripetiamo: questa non è una manovra economica, questo è uno schiaffo, un pugno nello stomaco. Un insieme di interventi iniqui, inefficaci ed economicamente sbagliati perché dà soldi a chi in generale ne ha già, invece di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie che hanno situazioni economiche precarie che quindi hanno la necessità di spendere per sostentarsi e quindi potenziando la domanda e le vendite delle nostre imprese. Ci domandiamo ancora se davvero gli esperti nominati dalla Giunta per la ripresa abbiano davvero dato il via libera ad una manovra di questo tipo.
Per fortuna la giunta Fugatti rivendicava di essere dalla parte del popolo contro le élite. Oggi possiamo ben dire che il presidente ha una gran bella faccia tosta”.

 

 

 

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