Covid e medici del lavoro. La Provincia ne chiarisca il ruolo e il possibile impegno
Parlano Gianna Colle e Marco Cont
Dei molti fattori che suscitano perplessità nella gestione dell’emergenza Covid, la Fp cgil del Trentino, coi referenti sanità Gianna Colle e Marco Cont, ne porta alla luce un altro: «Che ruolo hanno e avranno i medici del lavoro? Tra le misure di contenimento adottate per contrastare l’epidemia, a che punto della scala gerarchica si colloca la figura del medico competente in merito alla sicurezza dei lavoratori? Questa particolare professionalità non è mai stata citata, in queste settimane, né dalla Provincia né dall’Azienda sanitaria. Eppure si tratta di operatori che sono un normale e doveroso riferimento per i lavoratori di ogni comparto, tanto più quelli che ora sono maggiormente esposti, ovvero quelli della sanità».
Il medico competente, secondo la normativa: «collabora alla valutazione dei rischi ed effettua la sorveglianza sanitaria, a tutela dello stato di salute e della sicurezza dei lavoratori. Collabora col datore di lavoro e col servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori e alla redazione del documento della valutazione dei rischi. Collabora all’attuazione di programmi di promozione della salute ed effettua la sorveglianza sanitaria, ove necessaria, come misura di tutela della salute dei lavoratori.
La sorveglianza sanitaria, di esclusiva competenza del medico competente, comprende l’effettuazione di visite mediche preventive, per valutare l’idoneità del lavoratore allo svolgimento della mansione specifica, e l’effettuazione di visite mediche periodiche, finalizzate a controllare lo stato di salute dei lavoratori e il permanere dei requisiti di idoneità allo svolgimento della mansione specifica.
Oltre a questi obblighi, il medico competente ha il dovere di riportare, ai responsabili della sicurezza e al datore di lavoro, i risultati aggregati delle sue valutazioni sulle situazioni di rischio negli ambienti di lavoro; ha il compito di visitare i luoghi di lavoro almeno una volta l’anno, per valutare l’assenza di rischi ambientali. Istituisce e custodisce, sotto la propria responsabilità, le cartelle sanitarie dei singoli lavoratori e la relativa documentazione sanitaria, con salvaguardia del segreto professionale».