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Covid 19, si parta da un raccordo con Bolzano per reperire mascherine per l’emergenza

Cgil Cisl Uil: per ripartire poi ne serviranno 230mila al giorno. Organizziamoci da subito per non trovarci impreparati

Covid 19, si parta da un raccordo con Bolzano per reperire mascherine per l’emergenza

“In Trentino servono 30mila mascherine al giorno per il personale sanitario di ospedali e case di riposo. I dati sono quelli del direttore dell’Azienda sanitaria. A fronte di questo fabbisogno è facile comprendere come i dispositivi di protezione individuali reperiti fino a questo momento rischiano di risultare insufficienti per rispondere al bisogno di protezione di chi opera in prima linea negli ospedali e nelle rsa. Ed è inaccettabile che alcune case di riposo per sopperire alla carenza di dpi ne prevedano il riciclo. La priorità è stringere una collaborazione forte con Bolzano, dove i dpi stanno arrivando dalla Cina. Bisogna partire da lì, da un accordo tre le province autonome dentro l’Euregio. Il Presidente Fugatti dimostri che prima i trentini non è solo uno slogan: faccia ogni sforzo e attivi tutti i canali possibili per reperire i dispositivi di sicurezza che servono oggi e domani”. Lo ribadiscono ancora una volta i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino seriamente preoccupati per la carenza di mascherine e altri dispositivi per i lavoratori, soprattutto quelli in ambito sanitario.

“Va percorsa ogni strada, perché la produzione autarchica di mascherine “made in Trentino” è importante ma difficilmente potrà soddisfare la domanda. Bisogna valorizzare le relazioni del tessuto imprenditoriale trentino con l’estero, creando sinergie strutturali per l’approvvigionamento con Alto Adige e Tirolo, attivando nuove partnership – insistono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Non ci si può limitare alla constatazione che c’è carenza. Ne siamo consapevoli e proprio per questa ragione dobbiamo fare sforzi straordinari. Non si può lasciare chi lavora in prima linea esposto al rischio di contagio. Una Provincia con i nostri mezzi e la nostra Autonomia avrebbe dovuto agire con maggiore tempestività e lungimiranza. Senza polemica, non è questo il tempo, chiediamo si moltiplichino gli sforzi per tutelare la salute di tutti i lavoratori e dunque di tutti i cittadini”.

Per Cgil Cisl Uil vanno organizzati gli approvvigionamenti non solo per la fase di emergenza, visto che il bisogno di mascherine durerà ancora per molto, anche quando i contagi saranno sotto controllo. “Se vogliamo tornare più velocemente alla normalità sarà necessario ricorrere alle mascherine per gran parte della popolazione, come segnalano diversi medici ed epidemiologi – proseguono -. Sicuramente per tutti i lavoratori e le lavoratrici se vogliamo davvero riaprire fabbriche, negozi ed uffici garantendo sicurezza ad operatori ed utenti. Non possiamo farci cogliere impreparati e sfruttiamo anche questo periodo per trovare soluzione efficaci. Al Trentino serviranno almeno 230mila mascherine al giorno. Altrimenti, in assenza di una cura o di un vaccino per Covid-19, ogni sforzo, anche finanziario, per riavviare l’economia rischierà di essere vano.”

In conclusione Cgil Cisl Uil ribadiscono l’apprezzamento per quelle realtà produttive, anche nella nostra provincia, che stanno riconvertendo le loro produzioni per rispondere al bisogno di dpi. “E’ uno sforzo che dimostra nel concreto la capacità di mettersi a disposizione delle comunità. Grazie a quelle imprese e a quei lavoratori che lo rendono possibile”.

 

 

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