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Emergenza coronavirus. Grazie decreto Cura Italia fino a 60 milioni di euro per gli ammortizzatori i

Le risorse statali stimabili in 46 milioni di euro potenzieranno il Fondo di solidarietà del Trentino. Il decreto interviene poi su congedi e sostegni al reddito di stagionali e partite Iva. “Ora anche la Provincia faccia la propria parte”

Emergenza coronavirus. Grazie decreto Cura Italia fino a 60 milioni di euro per gli ammortizzatori i

Fino a 60 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali. A tanto potrebbero ammontare le risorse complessive disponibili per assicurare il reddito dei lavoratori delle piccole imprese trentine colpite dall’emergenza sanitaria legata al contagio da coronavirus. Grazie alle risorse sbloccate dal decreto Cura Italia, varato stamattina dal Governo Conte, infatti il Fondo di Solidarietà del Trentino potrà contare su nuovi stanziamenti statali stimabili in massimo 46 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 14 milioni già in bilancio. Grazie a queste risorse il Fondo, che oggi tutela 54.000 lavoratori di 8.700 datori trentini, potrà erogare integrazioni salariali ai lavoratori dipendenti sospesi da imprese del commercio, del turismo, degli impianti a fune, della ristorazione, del terzo settore e dei servizi in generale, ma anche dell’agricoltura, che hanno chiuso o ridotto l’attività per la diffusione di Covid-19.

“Si tratta davvero di una buona notizia - dichiarano i segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -, una boccata d’ossigeno per decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori e di migliaia di aziende trentine in questa difficile fase economica. E proprio perché l’emergenza sanitaria sta portando con sé una crisi economica era importante agire subito”.

Il fondo di solidarietà potrà quindi erogare le prestazioni previste dal nuovo decreto: 9 settimane di integrazione salariale pari all’80% della retribuzione con un tetto massimo di 1.130 euro mensili in caso di sospensione totale dell’attività. Il decreto semplifica le procedure e consente lo spostamento in avanti dei termini delle domande senza oneri per le imprese.

Per Cgil Cisl Uil sono positivi, anche se limitati nel tempo, anche gli interventi a favore degli stagionali del turismo e dell’agricoltura che non saranno riassunti, delle partite Iva, dei collaboratori e dei professionisti che potranno ricevere un sostegno al reddito di 600 euro per il mese di marzo, che potrà essere rifinanziato con un nuovo decreto per il mese di aprile se fosse necessario.

“Sul fronte lavoro abbiamo chiesto alla Giunta provinciale - ricordano i segretari generali delle confederazioni trentine - di fare la propria parte. Ci aspettiamo che vengano stanziate nuove risorse per il bilancio di Agenzia del Lavoro, a partire dall’approvazione del disegno di legge sull’emergenza che approderà in consiglio provinciale giovedì”. Per i sindacati è fondamentale integrare le misure statali affinché  in questa fase così complessa nessuno lavoratore sia abbandonato a se stesso.

“L’altro capitolo deve essere quello dell’accesso al credito delle imprese - ribadiscono Grosselli, Bezzi e Alotti -. I mercati finanziari sono in fibrillazione come dimostrano i tonfi delle borse. Bisogna garantire la solidità del nostro sistema creditizio locale e favorire la liquidità delle nostre imprese”.

 

Trento, 16 marzo 2020

 

 

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