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Emergenza coronavirus, l’Università di Trento estende il lavoro agile

Siglato ieri un accordo con i sindacati per andare incontro alle esigenze straordinarie di conciliazione Mazzacca (Flc): “Immediatezza e condivisione per costruire una risposta ai bisogni immediati di molti lavoratori e lavoratrici”.

Di fronte alla sospensione dell’attività didattica in tutte scuole e per dare risposte alle molte famiglie che in questi giorni si trovano in difficoltà è stato siglato ieri un accordo tra Università di Trento e sindacati (Flc Cgil e FGU – dipartimento università) che estende l’accesso al lavoro agile a tutto il personale tecnico amministrativo dell’Ateneo e a quello operante negli ambiti tecnico-scientifici e facilita il ricorso a forme di lavoro a distanza, fino al 15 marzo.

In questo modo abbiamo provato a dare risposte immediate e tempestive alle esigenze di molti lavoratori e lavoratrici – sottolinea Cinzia Mazzacca segretaria generale della Flc del Trentino con Andrea Bommassar che segue il comparto -. L’emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova la nostra comunità in moltissimi ambiti, però sta diventando anche l’occasione per valorizzare pratiche virtuose anche sui luoghi di lavoro. Il lavoro agile e questo accordo ne sono un esempio. Come sindacato siamo da sempre favorevoli a forme di lavoro flessibili che facilitino la conciliazione”.

Nel dettaglio l’accordo deroga al limite massimo delle giornate settimanali/mensili per il personale dell’Università che già usufruisce di smart working e telelavoro.

Estende l’uso del lavoro agile anche a tutto il personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo fino a 5 giorni a settimana fino al 15 marzo e ai dipendenti che operano nei settori tecnico-scientifici, fatte salve le esigenze di prosecuzione delle attività di ricerca.

Il ricorso a queste forme di flessibilità terrà conto delle esigenze dei singoli servizi; verrà data priorità alle persone a causa di patologie sono maggiormente a rischio di contagio o che convivono con persone a rischio e ai genitori di bambini e ragazzi che frequentano nidi, scuole dell’infanzia, elementari e medie. Possono far ricorso a forme di flessibilità anche tutti i dipendenti che usano i mezzi pubblici per andare a lavoro e che in questo periodo si spostano con maggiore difficoltà.

Chi farà ricorso allo smart working dovrà lavorare esclusivamente da casa propria utilizzando i propri supporti informatici.

L’accordo infine dà la possibilità ai dipendenti di ricorrere alle giornate di congedo parentale per le assenze tra il 25 febbraio e il 15 marzo, senza necessità del preavviso di 5 giorni o a ferie, permessi e saldo ore straordinarie, in accordo con il proprio responsabile.

 

Trento, 6 marzo 2020

 

 

 

 

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