Emergenza coronavirus. CGIL CISL UIL: “Le parole della presidente Ghezzi sono sconcertanti”
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Le parole della presidente di Anef, Valeria Ghezzi, sono sconcertanti. Mentre il Governo sta pensando di chiudere la Lombardia e ci sono migliaia di medici, infermieri e operatori sanitari che lavorano giorno e notte per salvare le vite di centinaia di persone in rianimazione in tutta Italia, la presidente degli impiantisti di fronte alle piste da sci stracolme dove è pressoché impossibile garantire in alcun modo il rispetto delle norme di sicurezza emanate dallo Stato e dalla Provincia dichiara che "La neve è più forte del coronavirus". La stessa presidente degli impiantisti si è recentemente appellata al Governo provinciale affinché venga eliminata dalla normativa nazionale la possibilità di limitare ad un terzo della capienza gli accessi alle cabinovie.
Gli esperti hanno ribadito in tutti i modi che l’unica maniera per ridurre l’impatto di questa emergenza sul sistema sanitario è rallentare la diffusione del virus e quindi contenere il contagio da Covid-19 che porta una significativa percentuale di ammalati ad aver bisogno di cure mediche intensive, in alcuni casi fino al ricovero in rianimazione. Le misure di distanziamento sociale sono imprescindibili in questa strategia di contenimento. Non ne va solo della salute pubblica, ma anche della stessa economia: se troppa gente si ammala contemporaneamente saremo costretti a vedere le stesse scene della Cina con centinaia di fabbriche e uffici chiusi per quarantena. Il Trentino non può permetterselo. Speriamo che queste parole e questo week end sulla neve non venga ricordato alla stregua del ballo sul Titanic.
Al presidente Fugatti chiediamo di smetterla di appellarsi al buon senso ed esercitare fino in fondo le sue prerogative alla stregua del collega altoatesino Kompatscher che ha recentemente previsto precise limitazioni agli accessi agli impianti di risalita di alcune importanti stazioni sciistiche sudtirolesi proprio per salvaguardare la salute pubblica dei suoi concittadini, oltre che quella degli ospiti. “Prima i trentini” è stato lo slogan della campagna elettorale del presidente Fugatti. Questo è il momento di dimostrare che non erano solo parole.
Come Cgil Cisl Uil del Trentino siamo impegnati su tutti i tavoli, anche a livello nazionale, per tutelare tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori trentini coinvolti negli effetti occupazionali ed economici di questa emergenza sanitaria. Ricordiamo tra l’altro che il Fondo di Solidarietà del Trentino garantisce anche a tutti gli addetti degli impianti a fune, degli alberghi, degli esercizi commerciali il trattamento di cassa integrazione. Le organizzazioni sindacali stanno quindi tutelando il reddito dei lavoratori. Tutelarne la salute tocca in primo luogo alla Giunta provinciale e ai datori di lavoro.