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COVID-2019, tutele per i dipendenti dei Servizi pubblici trentini

I sindacati chiedono ai datori di lavoro di rendere note subito linee guida sanitarie e organizzative per i dipendenti e di coinvolgere i rappresentati dei lavoratori

Esprimiamo piena solidarietà e sostegno ad Infermieri, Oss, Ausiliari e Personale tutto della Sanità Trentina che opera in queste ore di particolare allerta per l’emergenza Coronavirus, che sembra propagarsi ormai in tutto il Paese. Per questo motivo vogliamo sollecitare - alla luce delle indicazioni delle autorità ministeriali e provinciali competenti - gli Enti pubblici e i Soggetti Privati che operano in convenzione, in concessione, in accreditamento (aziende partecipate, cooperative, strutture del privato accreditato) che erogano servizi a diretto contatto con il pubblico all’emanazione di Linee guida sanitarie ed organizzative per l’espletamento dell’attività dei propri dipendenti.

 

E’ fondamentale in questa fase la rigorosa applicazione della normativa in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, protocolli operativi e sanitari a tutela del personale e dell’utenza particolarmente a rischio o che risiede nelle strutture, aggiornamento della valutazione del rischio per la presenza del nuovo rischio biologico, informazione e formazione con la consegna dei necessari dispositivi di protezione individuale, coinvolgimento degli RLSSA (rappresentati dei lavoratori per la salute, la sicurezza e l’ambiente). E’ necessario il massimo coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per le urgenti informazioni su provvedimenti e direttive che coinvolgano comportamenti e procedure da adottarsi a cura dei dipendenti in prima linea, al fine di prevenire casi di incomprensione con l’utenza per eventuali sospensioni di attività, ricalendarizzazione di appuntamenti, modifica nelle modalità e sedi di accesso ai pubblici uffici e agli sportelli. L’eventuale sospensione delle attività degli uffici pubblici sul territorio deve essere opportunamente comunicata a cittadini e imprese, prevedendo eventuali canali alternativi di accesso (on-line, call center, telefono).

 

Per i dipendenti delle APSP e delle RSA, del settore educativo pubblico e privato e di tutte le strutture territoriali che operano in servizi pubblici con accesso di utenza e front office è necessario adottare le massime misure di sicurezza e prevenzione sanitaria a partire dalla dotazione dei DPI, che risultano ancora carenti in molte strutture dei servizi pubblici. Particolare attenzione va rivolta al personale di Protezione Civile, Polizia Locale e Vigili del Fuoco e – in generale – a tutti gli operatori della catena di emergenza, cui fornire informazioni tempestive e dotazione di tutti gli strumenti utili alla prevenzione della contaminazione.

 

Punto specifico riguarda la gestione omogenea delle assenze dovute a chiusure delle strutture pubbliche imposte dall’Autorità, con la possibilità di accesso al “Fondo di solidarietà” per il personale dipendente di datori di lavoro privati e la copertura con permessi retribuiti specifici per il personale in regime di contratto pubblico. Non vorremo assistere, in questi momenti di comprensibile preoccupazione e confusione, ad ulteriori questioni che possano riguardare ad esempio le ferie obbligatorie per i lavoratori subordinati. Chiediamo immediata chiarezza su questo punto: l’assenza dal lavoro o la riduzione delle ore lavorate riconducibili direttamente o indirettamente a provvedimenti dell’Autorità in conseguenza del Covid-19 non possono in alcun modo essere considerate a carico dei lavoratori.

 

Le sigle confederali sono naturalmente disponibili alla massima collaborazione con Istituzioni, Amministrazioni Pubbliche ed Enti Privati per affrontare al meglio questo difficile momento per i cittadini ed i lavoratori.

 

Le segreterie Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl

 

 

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