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Medicina, assurdo muoversi in solitaria

Cgil Cisl Uil: su temi strategici va rafforzato il rapporto con Bolzano e l’Euregio. L’atteggiamento della giunta Fugatti è una sconfitta per l’autonomia

Politiche per la salute, Università e Ricerca dovrebbero rappresentare grandi temi di convergenza e collaborazione tra le provincie di Trento e Bolzano. Sembra al contrario che ci si muova in direzione opposta, per un verso la giunta Fugatti ha scelto di andare in solitaria o di guardare con maggiore attenzione al vicino Veneto, Kompatsceher invece si rivolge al Tirolo e a Milano. Queste strategie, purtroppo, invece di rafforzare la nostra Autonomia, ne rappresentano una sconfitta”.

Lo spunto per queste riflessioni da parte dei segretari di Cgil Cisl Uil, Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti, arriva dalla notizia dell’avvio di un progetto per una facoltà di medicina in Alto Adige in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, dopo le decisioni trentine che guardano appunto a Verona e Padova.

Al di là dei molti dubbi che suscita l’idea di creare per ogni piccolo territorio la propria facoltà di medicina, ipotesi che richiede molte risorse e che non dà risposte almeno nell’immediato al fabbisogno di medici nelle strutture ospedaliere locali, è legittimo chiedersi se queste scelte non pongano serie ipoteche anche sulla qualità dell’offerta formativa che verrà realizzata”, sottolineano i tre segretari.

Dal punto di vista di Cgil Cisl Uil avrebbe, invece, senso ricercare la collaborazione fra il Trentino e l’Alto Adige anche in coerenza con gli impegni assunti  dai Governatori delle due  Province nell’obiettivo di rafforzare su tematiche strategiche il ruolo dell’Euregio.  Restiamo e dell’idea che un’offerta formativa di qualità, anche in ambito medico, si possa e si debba realizzare cercando collaborazioni che valorizzino le competenze presenti sui nostri territori ed in quello dell’Euregio”.

 

 

 

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