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Progettone, i limiti di residenza non sono la soluzione

Cgil Cisl Uil contro l’ipotesi paventata dall’assessore Spinelli di irrigidire i criteri per l’accesso alla misura

Progettone, i limiti di residenza non sono la soluzione

 

Non è a colpi di demogogia che si può riformare una misura come il Progettone, lasciando del tutto irrisolti i nodi critici”. Per Cgil Cisl Uil pensare di irrigidire i criteri di residenza (oggi fissati a 5 anni in Trentino) per accedere alla misura è una scelta che non affronta i problemi dei lavoratori “anziani” che perdono l’occupazione, in quanto l’accesso al Progettone ordinario avviene già sulla base dei requisiti pensionistici stringenti che sono stati rivisti e limitati nel corso degli anni. La questione della residenza, dunque, non risolve in alcun modo le questioni aperte. Per questa ragione i sindacati bocciano l’ipotesi annunciata oggi dall’assessore Spinelli. “Abbiamo sempre manifestato la nostra disponibilità a rivedere i criteri del Progettone – dicono Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti - anche nella logica di assicurarne la sostenibilità negli anni futuri, ma per farlo non si possono adottare soluzioni semplicistiche”. L’introduzione di limiti più rigidi ai criteri di residenza in Trentino, oltre a non dare risposte a chi cerca un reinserimento occupazionale, apre questioni spinose sul fronte della costituzionalità.

Le questioni vere su cui bisognerebbe lavorare sono altre – sottolineano i tre sindacalisti -. A cominciare dalla necessità di garantire misure efficaci per la ricollocazione dei lavoratori senior nel mercato del lavoro ordinario, favorendo con interventi ad hoc le aziende che mantengono o assumono addetti over 50”.

In secondo luogo, secondo Cgil Cisl Uil “i lavoratori del Progettone vanno incentivati a trovare una nuove opportunità di occupazione, anche al di fuori del sistema dei lavori socialmente utili, grazie a servizi per l’impiego personalizzati”.

Per i sindacati, infine, è indispensabile garantire una regia organica a tutto il sistema dei lavori socialmente utili. “Progettone, Progettone stagionale Intervento 19 devono essere coordinati sotto la guida di Agenzia del Lavoro, che potrebbe gestire la presa in carico e i progetti di ricollocamento in maniera più efficace”. Su questi temi il sindacato ribadisce la propria disponibilità al confronto e a portare il proprio contributo. “La giunta, però, sgombri il campo da ipotesi come quello dei dieci anni di residenza che sono solo demagogiche e non risolvono nulla”, concludono Faggioni, Bezzi e Alotti.

 

 

Trento, 24 gennaio 2020

 

 

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