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Basta aperture festive, i supermercati non solo “servizi essenziali”

I sindacati difendono il diritto dei lavoratori a stare in famiglia durante i giorni di festa “Le aperture selvagge hanno solo peggiorato le condizioni dei dipendenti. E’ ora di cambiare”

Sulle aperture festive è ora di cambiare. Non c’è nessuna ragione per cui durante le feste supermercati e negozi debbano restare aperti. Non sono servizi essenziali”. Filcams, Fisascat e Uiltucs si schierano contro le aperture degli esercizi commerciali durante le festività. A cominciare dal 26 dicembre, Santo Stefano, giorno in cui anche in Trentino alcuni punti vendita della grande distribuzione rimarranno aperti. “Come ogni anno si ripresenta il medesimo problema – insistono i tre segretari generali Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher -. Da quando orari e aperture dei negozi sono stati liberalizzati con il Decreto Salva Italia abbiamo assistito ad un inutile dibattito tra le forze politiche di tutti gli schieramenti. In molti a parole, a livello nazionale e a livello provinciale, si sono dichiarati contro le aperture selvagge e hanno sostenuto la necessità di rivedere una norma che danneggia solo i lavoratori e le lavoratrici. Ma a otto anni di distanza non è cambiato assolutamente nulla”.

I sindacati puntano il dito contro un provvedimento che di fatto non ha prodotto un aumento dei consumi, ma che ha peggiorato le condizioni di lavoro di moltissimi addetti. “I lavoratori e le lavoratrici hanno diritto a vivere in famiglia o come meglio credono i giorni di feste civile e religiosa. In questo modo è saltata ogni forma di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa”.

Filcams, Fisascat e Uiltucs ricordano comunque che andare a lavorare durante le giornate di festività è una scelta del lavoratore, che se vuole può anche rifiutarsi come hanno stabilito diverse sentenze.

Purtroppo la politica si è mostrata più sensibile ad aumentare le superfici di vendita che a tutelare le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici. Basta pensare cosa è accaduto in via del Garda a Rovereto. A farne le spese sono i centri storici, l’ambiente e chiaramente le famiglie dei lavoratori”, proseguono Bassetti, Avanzo e Largher.

Filcams, Fisascat e Uiltucs chiedono, dunque, che si metta mano alla legge abolendo tutte le aperture festive e regolamentando le aperture domenicali. “Se sarà necessario siamo pronti ad aprire una nuova fase di mobilitazione, per affermare un modello diverso che riconosca anche ai lavoratori e alle lavoratrici del commercio il diritto di godere del proprio tempo libero durante le feste”, concludono

 

 

 

 

Trento, 23 dicembre 2019

 

 

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