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Autostrade, rinnovato il contratto

Aumento di 135 euro anche per i mille dipendenti di A22. Intesa sulla clausola sociale per garantire l’occupazione dei lavoratori

Dopo quasi un anno di trattative e quattro giornate di sciopero è stata raggiunta un’intesa sul rinnovo del contratto dei dipendenti delle società autostradali e dei trafori. L’accordo è stato sottoscritto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità e riguarda 12mila addetti in Italia, mille per l’Autostrada del Brennero.

 

Migliorano le condizioni salariali dei lavoratori, con un aumento a regime di 135 euro dei minimi tabellari sul livello C. L’aumento verrà corrisposto in quattro tranche tra gennaio di quest’anno e gennaio del 2022. E’ prevista anche una una tantum di 500 euro, l’incremento del contributo per la previdenza complementare e, da dicembre 2021, 15 euro su Idr (importo differenziato della retribuzione).

 

Nel nuovo contratto si inserisce anche un protocollo sulla clausola sociale, che garantirà la continuità occupazionale e le medesime condizioni contrattuali nel caso di assegnazione di nuove concessioni. Il punto della clausola sociale è stato quello che a tenuto più a lungo bloccato il tavolo del confronto, alla fine però si è raggiunta un’intesa. “Si stabilisce che in caso di cambio di concessionario a tutti i dipendenti dovranno essere riconosciute le stesse condizioni contrattuali e normative e i medesimi diritti e questo è un punto fondamentale – commentano con soddisfazione Stefano Montani segretario provinciale della Filt Cgil ed Enrico Scappini che segue il settore per la categoria -. E’ stata raggiunta una buona intesa anche sul piano dell’avanzamento economico”.

 

Dal punto di vista normativo, viene stabilito che per i contratti a termine il limite è quello di legge di 24 mesi. Le attività stagionali passano da 6 a 7 mesi, definendo i mesi a livello nazionale, mentre a livello aziendale gli accordi con Rsu e Rsa potranno, nell'ambito dei 7 mesi previsti, spostare i periodi. Viene istituito il diritto di precedenza, non solo per gli stagionali, ma anche per i contratti a termine e migliorate ed equiparate alcune indennità tra lavoratori con regimi di orario diverso fra loro. È prevista la possibilità di innalzamento dell'orario part time per gli attuali assunti a tempo indeterminato da 880 a 960 ore annue. Sono state superate le differenze economiche legate alle indennità dei lavoratori Full time e part time con quelle dei lavoratori full time. Viene introdotto il lavoro agile, con le priorità di accesso per coloro che hanno figli, genitori anziani o motivi di salute.

 

 

 

 

 

 

 

 

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