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Segretari comunali, colpo di mano inaccettabile

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Contestiamo nel modo più assoluto metodo e merito dell’attacco con cui la maggioranza provinciale leghista ha revisionato in pejus la legge sui segretari comunali. In un solo colpo si pone fine al principio di terzietà della funzione e si precarizza il rapporto di lavoro dei segretari comunali, due questioni fondamentali su cui Fp Cgil e Cisl Fp sono già ampiamente intervenute in passato.

Ci avevano assicurato un percorso condiviso e di prospettiva per una revisione della legge sui segretari comunali, che intervenisse tra l’altro sui requisiti di accesso alla funzione. L’ultimo incontro della Commissione mista istituita allo scopo c’è stato in Regione lo scorso 2 dicembre, presenti – oltre ai rappresentanti sindacali - l’Assessore competente Claudio Cia e rappresentanti alto-atesini. L’incontro è stato aggiornato al 27 gennaio per la prosecuzione dei lavori. In realtà scopriamo che si è trattato di pura finzione: pochi giorni dopo l’emendamento preparato nottetempo ha fatto saltare qualsiasi ipotesi di condivisione: un metodo scorretto, arrogante, inaccettabile. Ci vuole maggior rispetto per le istituzioni e per le forme di partecipazione alla cosa pubblica”.

Il Sindacato non può tornare utile solo quando c’è da far quadrare i conti del bilancio provinciale che non tornano e si chiama alla responsabilità delle parti: il Sindacato è e deve essere parte riconosciuta di interlocuzione, sempre, su tutti i temi di interesse dei cittadini, delle imprese, delle lavoratrici e dei lavoratori. Con questo metodo non si va da nessuna parte”.

Nel merito, legare mani e piedi il segretario comunale al sindaco che lo nomina vuol dire condizionarne pesantemente la funzione, la terzietà e il ruolo di autonomia per tutti i compiti di assistenza giuridico-amministrativa che è tenuto a svolgere nei confronti degli organi dell'ente amministrato”.

E’ altresì inaccettabile che questa norma debba poi valere solo per il Trentino, pur essendo stata votata in modo determinante dalla SVP: un capolavoro anche di ipocrisia!”

Parlare poi di figure di qualità e professionisti veri su cui poter contare d’ora in poi getta un discredito inaccettabile su tutti quei professionisti che fanno e hanno fatto parte della categoria dei segretari comunali in Trentino. Crediamo che non sia affatto in discussione la qualità e la competenza di questi professionisti ma piuttosto la loro terzietà, perché il passaggio non è da incompetenti a professionisti bensì a professionisti costretti a dire sempre di sì per salvare il posto di lavoro. Posto di lavoro comunque a termine e dunque precario, che rappresenta l’ulteriore elemento di critica per il Sindacato.”

In ogni caso valuteremo tutte le azioni possibile di contrasto ad una norma che giudichiamo sbagliata e controproducente per la buona amministrazione del territorio”

Trento, 11 dicembre 2019

 

 

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