Pulizie comune, prorogata la sospensione del bando ponte
Sindacati: adesso servono decisioni coraggiose da Provincia e Comune per arrivare alla revoca del bando e tutelare il lavoro delle settanta addette
La sospensione del bando di gara ponte per i servizi di pulizie del Comune di Trento sarà prorogata al 31 gennaio 2020. Possono tirare un piccolo sospiro di sollievo le settanta lavoratrici che con l’appalto di Palazzo Thun rischiano di vedere dimezzato il loro monte ore e dunque i loro salari. Non si tratta, però, ancora di una soluzione definitiva che ci potrà essere solo con la revoca del bando di gara, come chiesto dai sindacati e ribadito anche questa mattina all’incontro con il sindaco Alessandro Andreatta, la direttrice generale Chiara Morandini e la dirigente Marta Sansoni. Alla riunione erano presenti, per la parte sindacale, Paola Bassetti della Filcams Cgil, Lamberto Avanzo ed Ermanno Ferrari per la Fisascat Cisl con il segretario della Cisl Michele Bezzi, Walter Alotti della Uil con Antonella Didu della Uiltrasporti. “Attualmente è stata trovata solo una soluzione tampone. L’Amministrazione comunale attende un atto formale da parte della Provincia per poter agire in autonomia rispetto al maxi appalto provinciale, dunque procedere all’indizione di una nuova gara coerente con i criteri fissati dalla nuova legge sugli appalti, che tutelano in modo migliore le lavoratrici – spiegano Paola Bassetti ed Ermanno Ferrari -. Noi riteniamo, però, che le decisioni debbano essere prese in tempi rapidi sia da parte del Comune sia da parte della Provincia. E’ inutile continuare a nascondersi dietro i tecnicismi, è ora che entrambe le amministrazioni facciano un atto di responsabilità e assumano decisioni nette a difesa delle lavoratrici”.
Le organizzazioni sindacali non negano che esistano delle criticità tecniche, ma niente di insormontabile. “C’è stato sufficiente tempo per gli approfondimenti giuridici e amministrativi, adesso è il momento delle scelte coraggiose. Per noi la richiesta resta la revoca del gara ponte e l’indizione di una nuova gara, che garantisca alle lavoratrici la riassunzione alle stesse condizioni di oggi”, insistono i due sindacalisti.
Il problema, ne sono consapevoli i rappresentanti dei lavoratori, partono dal maxi appalto delle pulizie che tiene in bilico il destino di 1.500 lavoratori e lavoratrici. “La gara ponte è figlia di quel pessimo bando che va annullato. C’è una nuova legge provinciale che prevede criteri più stringenti sul piano della tutela dell’occupazione. Quei criteri devono valere per tutti”, concludono Bassetti e Ferrari.
Comune e sindacati si incontreranno nuovamente a metà gennaio per fare il punto della situazione.