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Finanziaria Pat, Cgil Cisl Uil: titoli positivi, ma non c’è sostanza

“Vedremo nei prossimi mesi se gli impegni si tradurranno in azioni concrete. I contratti dei pubblici vanno rinnovati”

Finanziaria Pat, Cgil Cisl Uil: titoli positivi, ma non c’è sostanza

La prossima legge di stabilità provinciale contiene diversi impegni positivi sugli investimenti pubblici, sul mantenimento del sistema di welfare provinciale e sul parziale ripristino dell’esenzione dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 15mila euro, che accoglie anche se non in toto le nostre richieste. Ci auguriamo che oltre ai titoli i provvedimenti annunciati si concretizzino anche in misure efficaci con adeguati stanziamenti di risorse. Oggi su molte delle questioni annunciate manca la sostanza”. E’ il commento dei segretari generali di Cgil Cisl Uil, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, al termine del confronto con l’assessore Achille Spinelli durante il quale è stata illustrata la prossima manovra di bilancio.
“Su diversi aspetti abbiamo dovuto constatare che la giunta stanzierà solo risorse minime, come nel caso del fondo per la crescita per sostenere iniziative di sviluppo innovativo o del fondo per la Green Economy finalizzato ad interventi di efficientamento energetico su infrastrutture, immobili e impianti pubblici – fanno notare i tre segretari -. Allo stesso tempo misure come quelle relative alla riforma del sistema di promozione turistica provinciale, sugli incentivi alle imprese o sulla revisione dell’assetto istituzionale verranno declinate in specifici disegni di legge che la giunta varerà nei prossimi mesi. Per questa ragione allo stato attuale il nostro non può che essere un giudizio cauto in attesa di conoscere la traduzione concreta degli impegni che ci sono stati illustrati oggi”.
Oltre a conoscere i contenuti della manovra, Cgil Cisl Uil hanno posto l’attenzione su alcune delle priorità che stanno a cuore alle lavoratrici e ai lavoratori e a cui ci si auspica di trovare risposta all’interno della legge di stabilità come con gli sgravi Irap. “E’ positivo che non siano state stravolte gli strumenti di agevolazione fiscale per le imprese. Riteniamo però importante che la Provincia di Trento, così come fatto dalla Provincia di Bolzano, leghi il beneficio di un'aliquota Irap ridotta al rispetto dei contratti collettivi di lavoro, per evitare dannosi casi di dumping sociale alle spalle dei lavoratori e delle aziende virtuose”. Allo stesso tempo, per i sindacati, vanno ulteriormente estesi  i criteri che legano le agevolazioni Irap all’attuazione di politiche di integrazione contrattuale, aziendale e territoriale.
Cgil Cisl Uil hanno chiesto anche adeguate risorse per finanziare le politiche del lavoro e la formazione continua ed hanno ribadito la necessità che la Giunta sia coerente con se stessa. "Se la Carta di Rovereto sull'innovazione fissa alcune priorità per lo sviluppo economico del Trentino allora ogni politica deve sintonizzarsi su quella lunghezza d'onda: le risorse per gli investimenti sono poche e non vanno disperse ma devono privilegiare le nuove reti telematiche, l'innovazione, l'economia verde e le produzioni sostenibili". Sul fronte del welfare, i sindacati hanno ribadito la necessità che la Provincia torni ad investire sulle politiche della casa dando così risposta al fabbisogno abitativo di migliaia di famiglie e che si sciolga una volta per tutte il nodo del rapporto tra interventi statali e quelli provinciali.
Infine il nodo del rinnovo dei contratti pubblici. “La manovra – hanno ribadito oggi – deve prevedere le risorse necessarie per garantire il rinnovo del contratto degli enti locali, della sanità e del personale della scuola, oltre alle risorse per la copertura degli aumenti previsti del rinnovato contratto delle cooperative sociali. Se così non fosse sarebbe gravissimo. Lo Stato ha previsto risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, anche la Provincia di Bolzano ha fatto altrettanto. Piazza Dante non può sottrarsi dai propri obblighi in qualità di datore di lavoro. Non si possono fare reali politiche dei redditi se non si rinnovano i contratti e non si prevedono aumenti in busta paga per tutti i lavoratori”.

 

 

 

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