Scuola, senza risorse per il contratto pronti alla mobilitazione
Le sigle sindacali scrivono al presidente Fugatti e all’assessore Bisesti: grave non prevedere stanziamenti per tutto il personale della scuola. E sulla sicurezza chiedono un maggiore impegno e il potenziamento delle risorse umane.
La prossima finanziaria provinciale deve prevedere risorse necessarie per rinnovare i contratti dei docenti e del personale Ata, assistenti educatori, scuola dell’infanzia e formazione professionale, garantendo a tutti gradoni e progressioni. Il mondo della scuola si attende risposte anche sul fronte del potenziamento degli organici, delle stabilizzazioni e reclutamento del personale, con l’avvio delle procedure concorsuali non più rinviabili. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Fgu Gilda e Satos hanno messo le loro richieste nero su bianco in una lettera inviata ieri all’assessore Bisesti e presidente Fugatti. Se non ci saranno risposte da parte della Provincia il mondo della scuola entrerà in sciopero. Al tema del rinnovo contrattuale si aggiunge un’altra spinosa questione, quella della vigilanza e sicurezza negli edifici scolastici. Il tragico incidente di Milano ha riportato l’attenzione sulle carenze delle strutture e sulla difficoltà di assicurare un’adeguata sorveglianza a causa di personale non sufficiente. Il problema si pone anche in Provincia di Trento ed è anche su questo tema che le sigle sindacali chiedono una chiara presa di posizione da parte della giunta. Intanto in concomitanza con analoghe iniziative decise a livello nazionale dai sindacati dopo il grave fatto di Milano i sindacati inviteranno tutto il personale della scuola ad indossare un segno di colore bianco a partire da oggi sino all’ 8 novembre. Saranno poi distribuiti nel corso di assemblee sindacali fiocchi riportanti #ascuolasicuri. Sul rinnovo contrattuale la posizione del sindacato è chiara. I contratti sono scaduti a dicembre 2018, nel bilancio 2019 non sono state stanziate risorse per il comparto scuola dunque vanno previste sul 2020 recuperando anche quanto non attribuito quest’anno. “Per rinnovare i contratti le risorse sono indispensabili e quindi vanno calcolate con precisione e poi previste a bilancio”, chiariscono i sindacati, che chiedono alla giunta anche l’assunzione di un impegno per ridurre il gap retributivo con il resto d’Europa. “La differenza retributiva è talmente elevata che non è possibile ipotizzare di colmarla in una sola tornata contrattuale nella quale si applichi solamente l’adeguamento all’inflazione, ma è necessario che con il presente rinnovo del contratto si comincino a dare risposte concrete in tal senso”. Il bilancio Pat dovrà prevedere anche le risorse necessarie ad assicurare i riconoscimenti dell’anzianità di servizio e la progressione di carriera per il personale Ata, assistenti educatori, scuola dell’infanzia e formazione professionale. Lo stesso trattamento economico andrà garantito per il personale delle scuole dell’infanzia equiparate e della formazione professionale paritaria. La prossima finanziaria dovrà essere, nelle richieste dei sindacati, anche l’occasione per superare i limiti della riforma della buona scuola, in particolare con la cancellazione degli ambiti territoriali e con nuovi sistemi di valorizzazione del merito, che siano trasparenti e basati sulla rendicontazione del lavoro svolto. In tema di risorse è urgente, inoltre, risolvere le questioni relative agli organici. Le difficoltà emerse ad inizio anno scolastico ne sono dimostrazione. “Servono interventi e misure urgenti per reclutare insegnanti di ogni ordine e grado, personale amministrativo, tecnico, ausiliario e assistente educatore, internalizzare progressivamente collaboratori scolastici ed assistenti educatori”. Se non ci saranno risposte i sindacati sono pronti ad aprire una stagione di mobilitazione. A breve verrà convocata un’assemblea unitaria di tutti i lavoratori della scuola e in quella sede si decideranno le azioni da intraprendere. Per quanto riguarda la questione della sicurezza Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Fgu Gilda e Satos chiedono un piano di intervento ad hoc e lo stanziamento delle risorse necessarie per renderlo operativo. In particolare è urgente la predisposizione di un piano straordinario di risanamento delle strutture scolastiche; serve al contempo potenziare il personale, mettendo a disposizione delle scuole docenti e collaboratori scolastici in numero sufficiente a garantire la vigilanza degli studenti. Obiettivo quest’ultimo difficilmente superabile se non si decide finalmente di superare tutti i vincoli imposti per la sostituzione degli insegnanti, del personale ATA e AE assente. Infine vanno stanziate risorse certe per la formazione di tutti gli operatori scolastici incaricati della gestione della sicurezza. Trento, 31 ottobre 2019