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Metalmeccanici, approvata la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale

Concluso l’iter di consultazione delle tute blu trentine. A novembre si apre il confronto con le imprese

I metalmeccanici trentini hanno dato il via libera alla piattaforma di Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale 2020 - 2022. Si è concluso nei giorni scorsi, infatti, un ciclo di assemblee nei luoghi di lavoro su tutto il territorio. A inizio novembre parte il confronto con le associazioni datoriali.

La consultazione, attraverso le assemblee sindacali ed il voto certificato, ha coinvolto più di 7400 lavoratori in 86 aziende che applicano il contratto nazionale industria metalmeccanica e installazione di impianti, hanno votato quasi 3200 lavoratori che si sono espressi per il sì al 94%.

Al centro della piattaforma di rinnovo contrattuale, che in Trentino riguarda circa 10 mila addetti, ci sono la richiesta di adeguati aumenti salariali, la lotta alla precarietà, il miglioramento delle condizioni di lavoro per chi opera in appalto e l’introduzione di misure che migliorino la conciliazione tra vita privata e vita lavorativa. Completano la piattaforma sindacale le proposte su nuovi strumenti di incentivazione della contrattazione di secondo livello, sulla valorizzazione del capitale umano e dei percorsi di carriera attraverso una revisione complessiva dell'inquadramento professionale ormai obsoleto per il contesto di profonde trasformazioni  tecnologiche e organizzative che interessano il settore metalmeccanico. Infine il rafforzamento della formazione continua in azienda.  “In queste settimane abbiamo svolto un importante azione di coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici – commentano i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm del Trentino -. Con il via libera dei lavoratori, approvato a livello nazionale col 96% di consensi, può adesso partire la trattativa per il rinnovo del contratto. I lavoratori hanno importanti aspettative attese per questo rinnovo contrattuale, l’auspicio è il confronto entri subito nel merito delle diverse richieste”.

 

 

 

Trento, 24 ottobre 2019

 

 

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