Progettone, la protesta dei lavoratori per un contratto dignitoso
Oltre 200 lavoratori al presidio in Piazza Dante. Sindacati: i sacrifici li abbiamo già fatti, adesso serve un rinnovo che riconosca il valore di questi addetti
Più di duecento lavoratori e lavoratrici del Progettone hanno partecipato questa mattina al presidio di protesta in Piazza Dante. Buona anche l’adesione allo sciopero indetto da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Al centro la richiesta di rinnovare il contratto di settore. Un rinnovo che non può più essere a ribasso. “Questi lavoratori hanno già fatto la loro parte nell'ultimo rinnovo contrattuale accettando responsabilmente di farsi carico di una revisione contrattuale per permettere l'inclusione nel sistema Progettone di numerosi lavoratori altrimenti esclusi. Adesso la situazione deve cambiare”, hanno detto i tre segretari di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Maurizio Zabbeni, Fulvio Bastiani e Fulvio Giaimo, sottolineando con soddisfazione la buona adesione alla mobilitazione. “Erano dieci anni che questi addetti non partecipavano ad uno sciopero: per chi ha paghe basse come loro aderire ad una giornata di mobilitazione è un sacrificio non da poco e quindi è la dimostrazione di quanto sia alta la posta in gioco”, insistono i tre sindacalisti.
E l’adesione sarebbe potuta essere ben maggiore: in molti posti di lavoro infatti non è arrivata la comunicazione dello sciopero, tra gli stagionali l’adesione è stata bassa come è comprensibile e, diversi lavoratori hanno riferito che alcune cooperative hanno chiesto ai lavoratori di non protestare perché non avrebbero garantito l’apertura dei servizi sul territorio. “Se questi lavoratori svolgono funzioni essenziali, questo va riconosciuto nel contratto come va riconosciuto un adeguato aumento delle retribuzioni”, hanno detto i sindacalisti.
La trattativa non è chiusa. Nei giorni scorsi le tre sigle hanno incontrato l’assessore Achille Spinelli e i tecnici Pat che hanno messo sul tavolo alcune aperture. “E’ un primo segnale, se alle parole seguiranno i fatti siamo disposti a ragionare. In caso contrario quella di oggi è solo la prima azione messa in campo”.
La piattaforma di Flai, Fai e Uila prevede il recupero dell’inflazione del triennio 2016-2018 pari al 3,8% e l’inflazione programmata per il prossimo triennio, che vale circa il 4,2%. Le organizzazioni dei lavoratori chiedono anche si metta mano alla parte normativa del contratto riconoscendo anche il ruolo specialistico che questi lavoratori svolgono in molti settori.