Le rette dei nidi non sono state azzerate
Cgil Cisl Uil: un terzo delle famiglie paga la tariffa massima
“Le rette degli asili nido non sono state azzerate. Ci sono ancora molte famiglie, circa un terzo di tutti coloro che mandano i figli agli asili nido, che pagano la tariffa piena”. Lo precisano Cgil Cisl Uil del Trentino commentando quanto affermato dal presidente Fugatti dal palco di Pontida. E’ vero che la giunta ha introdotto misure per l’abbattimento delle tariffe, ma come il sindacato ha più volte messo in evidenza, queste misure non sono eque perché tagliano fuori tutte le persone che hanno un indicatore Icef superiore a 0.40. Quindi ci sarà chi paga somme ridicole o nulle e chi, ed è una parte importante del ceto medio, deve sborsare anche più di 400 euro al mese. Graduare la misura, riducendo le rette massime avrebbe avuto un impatto più giusto.
Resta peraltro irrisolto il problema della cumulabilità tra il bonus nido Inps e le riduzioni provinciali. Non è ancora escluso che le famiglie che percepiscono sia il contributo dello Stato per il nido sia lo sconto provinciale debbano restituire la somma erogata dall’Inps nel momento in cui il contributo della Provincia porta la tariffa sotto la soglia di 136 euro, che è l’importo massimo erogato dall’Istituto.
Su questo fronte serve raggiungere in tempi rapidi un accordo con il Ministero per capire come le due misure si coordinano.
Trento, 16 settembre 2019