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Assegni familiari, la giunta acceleri

Cgil Cisl Uil del Trentino: positivo l’incontro di ieri al Ministero, ma servono soluzioni rapide. Ogni giorno che passa le famiglie più deboli e numerose subiscono la decurtazione degli assegni

Sulla questione degli assegni familiari non c’è tempo da perdere. La giunta provinciale deve agire in ogni tavolo possibile, a livello nazionale, affinché sia chiarito una volta e per tutte che la misura nazionale è cumulabile con le forme di sostegno erogate dalle Province di Trento e Bolzano. In tal senso l’incontro di ieri a Roma con il Dipartimento per le Politiche della famiglia è un primo passo in questa direzione. Riteniamo, però, che sia necessario imprimere un’accelerazione per dare risposte a tutte le famiglie, a partire da quelle più deboli, che senza una soluzione si vedono decurtato l’assegno dell’Inps e quindi perdono reddito”.
Lo dicono i segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti rivendicando nel contempo il lavoro svolto in questi mesi dalle organizzazioni sindacali e Acli del Trentino e dell’Alto Adige che per prime hanno denunciato il problema e si sono attivate con la direzione regionale dell’Inps riuscendo a risolvere almeno parzialmente la questione già a luglio. L’Istituto, rispondendo alle sollecitazioni sindacali, ha chiarito infatti in modo definitivo che le provvidenze regionali a sostegno del reddito e delle famiglie non vanno dichiarate se non superano la soglia di 1.032 euro l’anno, assicurando inoltre che il provvedimento non è retroattivo. Resta, però, aperta ancora la partita più significativa, perché riguarda i nuclei più deboli.
“Ogni giorno le famiglie trentine più povere e più numerose si vedono decurtare gli assegni familiari Inps solo perché godono dei benefici provinciali. Con l'amara conseguenza per cui le tasse dei trentini spese per aiutare i nuclei familiari con figli non servono a rimpinguare le tasche di chi ha bisogno ma a fare risparmiare lo Stato. La giunta deve fare in fretta”, concludono Grosselli, Pomini e Alotti.


_Trento, 6 settembre 2019_

 

 

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