Forum ricerca. “Confermata la priorità di investire in istruzione, università e innovazione”
Da Cgil Cisl Uil apprezzamento per l’impegno dell’assessore Spinelli. “Gli esperti confermano che gli investimenti pubblici in ricerca hanno fatto del Trentino un’eccellenza non solo italiana. Ora la giunta sia coerente”.
Si è chiuso stamane a Malga Costa, sede di Arte Sella nella suggestiva cornice della Val Sella, il Forum per la Ricerca voluto dalla nuova Giunta provinciale per orientare le strategie provinciali a sostegno della ricerca scientifica, del trasferimento tecnologico e dell’innovazione. Sotto la regia di Trentino Sviluppo, vi hanno partecipato esperti locali e non, tra accademici, giornalisti, investitori, ricercatori ed imprenditori, nonché le istituzioni scientifiche trentine, dall’Università alle fondazioni di ricerca.
“Le conclusioni dei 15 esperti raccolte nella carta di Rovereto - commentano i segretari di Cgil Cisl UIl del Trentino, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti - confermano la necessità che la Provincia continui ad investire nell’istruzione, nell’università e nel sistema della ricerca provinciale, rimodulando invece i meccanismi di incentivazione agli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese e cercando di spingere le aziende più piccole e i settori meno esposti alla concorrenza del manifatturiero (agricoltura, turismo, artigianato in particolare) a scommettere sui processi di innovazione tecnologica”.
I tre segretari generali esprimono quindi apprezzamento per l’impegno dell’assessore allo sviluppo economico, Achille Spinelli. “Si è trattato di un’iniziativa significativa perché, a detta di tutti, il sistema di ricerca pubblica ha reso il Trentino un punto di riferimento, un’eccellenza non solo nel panorama nazionale ma anche in quello europeo. Ciò significa che i forti investimenti delle giunte precedenti negli ultimi vent’anni sono stati la base di partenza imprescindibile per passare ora ad una fase di disseminazione di pratiche innovative e di diffusione delle nuove tecnologie dentro le attività economiche”.
Per Cgil Cisl Uil ora la Giunta deve essere coerente. “Basta sostenere quindi - concludono Ianeselli, Pomini e Alotti - che non serve laurearsi. Se è vero che un laureato preparato assunto da un’impresa locale è il primo fattore di innovazione del sistema economico, bisogna fare in modo che anche le imprese più piccole investano davvero nell’assunzione di giovani qualificati. Non vorremmo poi che il freno a mano tirato al tema dell'insegnamento delle lingue straniere contenuto nel disegno di legge di assestamento di bilancio significhi abbandonare il progetto del trilinguismo: le lingue straniere sono fondamentali per aprire il Trentino al confronto con il mondo e far diventare la nostra terra sempre più accogliente e innovativa”.
20 luglio 2019