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Bonus Pat: il sostegno deve riguardare anche i bambini già nati

Cgil Cisl Uil: vanno sostenute le famiglie del ceto medio con le mamme che lavorano

Bonus Pat: il sostegno deve riguardare anche i bambini già nati

In merito alla proposta del bonus natalità annunciato dalla giunta provinciale e in attesa di conoscerne i contenuti nei dettagli Cgil Cisl Uil del Trentino chiedono che si avvii una riflessione più ampia nell’ambito delle misure a sostegno di tutte le famiglie già oggi con figli. La posizione del sindacato è estendere il sostegno economico non solo ai nascituri, ma a tutti i nuclei con bambini piccoli. Ridurre l’impatto della misura senza prevederne un’applicazione retroattiva, limitandola dunque solo alle famiglie che avranno concepito durante questa legislatura, avrebbe solo un valore relativo oltre che poco comprensibile. Non si sosterrebbero veramente le famiglie che già oggi hanno un bambino piccolo e che non intendono averne altri anche per le difficoltà di sostenibilità economica.

Restano comunque le perplessità legate ad una misura che viene concepita solo come un bonus economico, quando invece per incidere in maniera più netta sarebbe necessario investire su tutte le famiglie e non solo attraverso l’erogazione di un sostegno economico, ma anche con il rafforzamento dei servizi di conciliazione.

In questo senso Cgil Cisl Uil restano convinti che sarebbe meglio che la giunta abbandonasse la logica del bonus e ragionasse su una misura incardinata nell’assegno unico, estesa a tutti i nuclei con figli, nella consapevolezza che l’investimento che una famiglia deve affrontare per i propri figli cresce nel tempo.

I sindacati, infine, esprimono un cauto apprezzamento per alcune indiscrezioni secondo cui si starebbe ragionando a sostenere le famiglie con redditi medi, in cui entrambi i genitori lavorano e che oggi restano esclusi dall’assegno unico. Per Cgil Cisl Uil ogni misura a sostegno della natalità deve essere coordinata con il supporto all’occupazione femminile. Dunque è fortemente auspicabile che la giunta imbocchi questa direzione e preveda una maggiore deduzione dei redditi da lavoro femminile ai fine del calcolo Icef.



Trento, 17 giugno 2019

 

 

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