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Gestione strade PAT, Fp non firma l’accordo sulla contrattazione di settore

Galvagni: “Intesa insufficiente. In cambio dell’indennità per i capi settore non si investe in sicurezza, valorizzazione di tutto il personale e aumenti degli organici ormai ridotti all’osso. Così vantaggi solo per pochi”

E’ stato approvato nei giorni scorsi dalla giunta provinciale il nuovo accordo stralcio per il personale del settore strade. Un accordo che Fp Cgil, forte anche del consenso dei lavoratori, ha deciso di non firmare. L’intesa, infatti, non affronta neppure lontanamente i veri problemi del comparto, in particolare i temi della sicurezza, dell’organizzazione del lavoro e della cronica carenza di personale. L’unico risultato che l’intesa porta a casa è l’aumento dell’indennità per i capi settore, 5mila euro l’anno. “Un vero e proprio scambio – denuncia Stefano Galvagni della Funzione pubblica Cgil -. Fin da subito abbiamo manifestato disponibilità a rivedere e migliorare le indennità per tutto il personale. Siamo stati altrettanto chiari nel dire che non avremmo accettato una discussione non collegata ad un ragionamento più ampio che si facesse carico dei veri problemi del comparto. L’amministrazione ha preferito invece piegarsi al diktat di alcune sigle, perdendo di vista il reale interesse dei lavoratori e di tutta la comunità. E’ evidente, dal nostro punto di vista, che  la monetizzazione dei rischi non compensa le responsabilità enormi del settore e pertanto l'accordo è del tutto parziale e insufficiente”.

I cantonieri provinciali sono circa 300 persone.

Le questioni aperte da anni sono molte e tutte ugualmente urgenti. Nessuna, però, ha trovato risposta. I cantieri provinciali da troppi anni soffrono per una grave carenza di personale che impone ai dipendenti attuali di operare in condizioni al limite della sopportazione. Una situazione che unita al crescente “invecchiamento anagrafico” mette in seria discussione l’applicazione e il rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza, lasciando di fatto al “buon senso” dei singoli il rispetto delle norme.

C’è poi la questione del parco macchine: i mezzi a disposizione sono vecchi e obsoleti e negli anni non si è voluto investire nel loro graduale ricambio. A questo si aggiungono disagi organizzativi di non poco conto; negli anni il numero dei componenti delle squadre si è ridotto al lumicino e questo ha comportato reperibilità sempre più gravosa e degli interventi a chiamata.

In questo quadro scegliere di adeguare solo le indennità dei capi settore appare riduttivo e non rispettoso dell’impegno e della fatica di tutti gli altri lavoratori – insiste Galvagni -. Abbiamo chiesto invano un riconoscimento di tutte le funzioni svolte, dalle più basse a quelle maggiormente esposte. In merito ai capi settore, infine, abbiamo cercato di portare la discussione sulle indennità in un quadro più ampio che prevedesse anche adeguate tutele. Queste figure andrebbero inquadrate come direttori, dopo un concorso pubblico. Si è scelta la strada più corta, quella delle deleghe e dell’indennità, lasciando irrisolti i maggiori problemi del comparto”.

Nei prossimi giorni Fp invierà una comunicazione al presidente della Provincia Maurizio Fugatti, per mettere in evidenza del condizioni di grave disagio del settore gestione strade. “Chiederemo al presidente Fugatti di chiarire in quale direzione vuole andare la Provincia, se intende finalmente valorizzare un esercito di competenze a vantaggio della comunità con investimenti che ne consentano finalmente un rilancio”, conclude il sindacalista.

 

 

Trento, 17 giugno 2019

 

 

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