Accoglienza, al via il tavolo sulle ricollocazioni
L’assessore Spinelli assicura l’avvio del confronto entro 15 giorni. Cgil Cisl Uil: i lavoratori sono tutti uguali e vanno tutelati allo stesso modo. Vigileremo affinchè alle promesse seguano i fatti
Il tavolo tecnico sulle ricollocazioni dei lavoratori dell’accoglienza partirà tra quindici giorni. E’ questo l’impegno assunto oggi dall’assessore Achille Spinelli davanti ai sindacati e ai rappresentanti dei lavoratori, nell’ambito dell’incontro con il presidente Walter Kaswalder e i rappresentanti dei gruppi consiliari. Incalzato dai rappresentanti di Cgil Cisl Uil del Trentino insieme alle categorie il titolare delle deleghe sul lavoro ha assicurato di aver dato mandato ad Agenzia del Lavoro di attivarsi insieme alle parti sociali per l’avvio di un percorso di riqualificazione, se serve, e di ricollocazione per il personale, circa 140 addetti, che con i tagli al sistema dell’accoglienza ha perso il lavoro o lo perderà nei prossimi mesi. “Dopo 6 mesi di attesa e tre presidi di protesta finalmente la giunta provinciale si è mossa attivando un percorso che in una qualsiasi crisi aziendale sarebbe partito decisamente prima – ammettono con amarezza i segretari di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti con i rappresentanti delle categorie, Luigi Diaspro per Fp Cgil, Lamberto Avanzo per Fisascat Cisl e Marcella Tomasi per Flp Uil -. E’ un primo risultato a cui auspichiamo seguano in brevissimo tempo delle azioni concrete concordate con Agenzia del Lavoro, associazioni e cooperative”. Nel corso dell’incontro i sindacati hanno sottolineato la situazione paradossale in cui sono venuti a trovarsi i lavoratori del sistema accoglienza. “A differenza dei dipendenti che si trovano nelle medesime situazioni, per loro non si è attivata nessuna delle misure di cui dispone la Provincia per la riqualificazione e la ricollocazione – hanno ribadito davanti ai consiglieri provinciali -. I lavoratori sono tutti uguali e a tutti vanno riconosciute le stesse tutele e gli stessi supporti a prescindere dal settore per cui operano”. Nel corso dell’incontro è stato ricordato che si tratta di giovani professionisti in larga parte laureati, con formazione specifica, che si occupano di integrazione, assistenza psicologica, insegnamento della lingua e cultura italiana, assistenza nel percorso di formazione e orientamento al lavoro, interlocuzione con gli enti pubblici e privati. “Sono professionalità di cui ha bisogno la nostra comunità, ma di cui nessuno si interessa, quasi fossero lavoratori di serie B che non meritano l’attenzione della Giunta Provinciale, la stessa che – con le proprie scelte – ha prodotto questa situazione; la medesima Giunta che, giustamente, interviene invece nelle crisi industriali, del manifatturiero e qualsiasi altro settore sul territorio, a tutela del lavoro e dei lavoratori coinvolti”. I sindacati hanno dunque chiarito che non sta alle organizzazioni dei lavoratori individuare delle soluzioni di ricollocazione, ma hanno sottolineato l’importanza di valorizzare le competenze acquisite da questi addetti anche nell’ambito sociale o del lavoro. L’attenzione adesso di sposta al 20 giugno, data entro cui dovrebbe partire il tavolo con la presa in carico da parte di Agenzia del Lavoro. “Vigileremo perché gli impegni assunti oggi vengano rispettati e non accada quanto già successo in questi mesi nel silenzio più totale”, hanno concluso Cgil Cisl Uil. --